Il tesoro della letteratura - volume 2

Il Seicento in sintesi mondo: alcuni filosofi aristotelici, come Cesare Cremonini (1550-1631), si rifiutano di guardare nel cannocchiale; altri, dopo averlo usato, lo ritengono uno strumento diabolico, capace di alterare la realtà. { Discorso intorno alle cose che stanno in su l acqua o che in quella si muovono Scritto nel 1612, è il primo testo con cui, dopo la pubblicazione del Sidereus nuncius, Galileo si difende dai sostenitori della tradizione scientifica, procedendo a un accurata e sistematica confutazione delle principali teorie aristoteliche. In quest opera, scritta in volgare, egli sostiene l infondatezza della posizione aristotelica secondo la quale sarebbe la forma dei vari corpi a determinarne il galleggiamento o l affondamento. Dialogo in lingua volgare, questo scritto confuta alcune teorie aristoteliche sostenendo che non è la forma dei corpi a determinare il loro comportamento nell acqua. Uno stile tagliato sul destinatario La scelta della lingua volgare e l adozione della forma del dialogo, preferita a quella del trattato, mostrano la consapevolezza con la quale Galileo si propone di avvicinare la scienza agli «intendenti , cioè a quegli uomini «capaci di ragione, e desiderosi di saper il vero , non dotti né eruditi, e quindi non necessariamente conoscitori del latino, ma curiosi e provvisti di una qualche istruzione. Per raggiungere questo pubblico egli rinuncia al latino e ricorre a un registro comunicativo più semplice e meno formale di quello adottato tradizionalmente dalla trattatistica scientifica. { Il Saggiatore T1 Galileo pubblica Il Saggiatore nel 1923, cinque anni dopo la comparsa nel cielo di tre comete. Quel fenomeno aveva suscitato una serie di considerazioni scientifiche da parte del matematico e astronomo Orazio Grassi, che aveva sostenuto essere le comete corpi celesti dotati di moto circolare. Nel Saggiatore Galileo confuta quella teoria, sostenendone un altra di fatto errata (pensa che le comete siano illusioni ottiche). L importanza dell opera sta nella sua polemica metodologica, nella volontà dello scienziato di scardinare la tradizionale lettura prestabilita e astratta della natura, per affermare la necessità di interpretazioni basate sugli esperimenti. Nella direzione di una lettura non preconcetta e accessibile ai più del libro della natura va anche la sua scelta di scrivere il testo in volgare e in forma di lettera. 84 Una disputa astronomica Nel 1618 la comparsa di tre comete nei cieli d Europa scatena il desiderio di interpretare il fenomeno. I primi studiosi a pronunciarsi sono i gesuiti del Collegio romano: tra questi, è reputata particolarmente autorevole la figura del matematico e astronomo Orazio Grassi, il quale, nella Disputatio astronomica de tribus co metis anni MDCXVIII (Disputa astronomica sulle tre comete dell anno 1618), definisce le comete come veri e propri corpi celesti dotati di moto circolare. Per confutare le argomentazioni del gesuita, Galileo affida una replica prima al proprio allievo Mario Guiducci (Discorso delle comete); poi, dopo la pubblicazione di un altro testo di Grassi, la Libra astronomica ac philosophica (Bilancia astronomica e filosofica), edito sotto lo pseudonimo di Lotario Sarsi, decide di entrare nella disputa in prima persona con Il Saggiatore, opera pubblicata nel 1623 dall Accademia dei Lincei. Contro il sapere tradizionale Scritto in volgare e in forma di lettera rivolta al poeta Virginio Cesarini (1595-1624), membro dell Accademia, il testo vuole essere, già dal titolo, una netta smentita delle teorie dell avversario, analizzate e respinte punto per punto: il saggiatore , infatti, è una bilancia da orefice, ben più precisa di quella cui fa riferimento Grassi con il termine libra, che in latino designa una bilancia di uso generico. Non meno provocatorio è l impiego del volgare: l inserimento nell opera di alcuni passi in latino, ripresi dai testi di Grassi, e il ricorso a una lingua comprensibile anche al pubblico dei non addetti ai lavori vogliono sottolineare implicitamente la distanza tra un sapere ingessato in forme ormai superate e un nuovo metodo conoscitivo, espressione di una mentalità aperta e non più dogmatica. «Sensate esperienze e «necessarie dimostrazioni Nello specifico, la tesi di Galileo in merito alla natura delle comete è errata (egli le ritiene infatti delle illusioni ottiche causate dai raggi solari), ma l importanza dell opera non sta nella sua valenza di testo cosmologico, bensì nella sua polemica metodologica. Lo scienziato, infatti, si scaglia, servendosi di una dialettica ironica e serrata, contro la tradizione culturale del suo tempo, incline a indugiare su aspetti ed elementi pseudoscientifici (vale a dire non dimostrati né dimostrabili) e a ricorrere persino a citazioni erudite e letterarie per accreditare

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento