Il tesoro della letteratura - volume 2

Il romanzo in Europa e in Italia 55 60 65 70 75 Il malato fu portato in una stanza più grande; ei dimandò ch io lo seguissi. «Potrei spirare sotto l operazione , diss egli; «che io mi trovi almeno fra le braccia dell amico . La mia compagnia gli fu conceduta. L abate Wrba, nostro confessore (succeduto a Paulowich), venne ad amministrare i Sacramenti all infelice. Adempiuto questo atto di religione, aspettavamo i chirurgi, e non comparivano. Maroncelli si mise ancora a cantare un inno. I chirurgi vennero alfine: erano due. Uno, quello ordinario della casa, cioè il nostro barbiere,25 ed egli, quando occorrevano operazioni, aveva il diritto di farle di sua mano, e non voleva cederne l onore ad altri. L altro era un giovane chirurgo, allievo della scuola di Vienna, e già godente fama di molta abilità. Questi, mandato dal governatore per assistere all operazione e dirigerla, avrebbe voluto farla egli stesso, ma gli convenne contentarsi di vegliare26 all esecuzione. Il malato fu seduto sulla sponda del letto colle gambe giù: io lo tenea fra le mie braccia. Al disopra del ginocchio, dove la coscia cominciava ad esser sana, fu stretto un legaccio, segno del giro che dovea fare il coltello. Il vecchio chirurgo tagliò, tutto intorno, la profondità d un dito; poi tirò in su la pelle tagliata, e continuò il taglio sui muscoli scorticati. Il sangue fluiva a torrenti dalle arterie, ma queste vennero tosto legate con filo di seta. Per ultimo si segò l osso. Maroncelli non mise un grido. Quando vide che gli portavano via la gamba tagliata, le diede un occhiata di compassione, poi, voltosi al chirurgo operatore, gli disse: «Ella m ha liberato d un nemico, e non ho modo di rimunerarla .27 V era in un bicchiere sopra la finestra una rosa. «Ti prego di portarmi quella rosa , mi disse. Gliela portai. Ed ei l offerse al vecchio chirurgo, dicendogli: «Non ho altro a presentarle28 in testimonianza della mia gratitudine . Quegli prese la rosa e pianse. 25 il nostro barbiere: allora i barbieri ese- guivano anche piccole operazioni chirurgiche. 26 vegliare: sovrintendere. 27 di rimunerarla: di ricompensarla. 28 a presentarle: da offrirle. Dentro il TESTO Un patriottismo senza enfasi I contenuti tematici Nel contesto della memorialistica ottocentesca Le mie prigioni è un libro piuttosto anomalo: al genere autobiografico Pellico conferisce infatti un inclinazione morale sofferta, molto lontana dalla ricerca di estrosa eccentricità, di stravagante e compiaciuto narcisismo, di lirica esplorazione del pittoresco o dell avventuroso che è facile rintracciare nelle esperienze precedenti e dell epoca. Ci troviamo qui di fronte, invece, a un resoconto privo di concessioni al gusto romanzesco, stringato ed essenziale nel racconto dei fatti, inteso a mettere in luce i valori coinvolti nella triste esperienza di Maroncelli: l amicizia, lo spirito di sopportazione, la generosità, e non ultimi i sentimenti verso la patria ricordati in quegli inni (r. 57) che il prigioniero continua a intonare anche in mezzo alle sofferenze. L impegno patriottico genera infatti in Pellico qualcosa di diverso rispetto a una celebrazione eroica. Il racconto degli anni trascorsi dall autore prima ai Piombi di Venezia 747

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento