Il tesoro della letteratura - volume 2

La poesia romantica in Europa in sintesi malattia mentale prende sempre più il carattere della cronicità insanabile. H lderlin trascorre il resto dei suoi giorni a Tubinga, rinchiuso in una torre, isolato e semicosciente, dove muore nel 1843. Le opere Sin dagli anni della giovinezza la poesia rappresenta per H lderlin un riparo dai propri conflitti interiori: vuole partecipare alla vita politica in nome degli ideali rivoluzionari, ma si ritiene inadatto all azione. H lderlin compone liriche che abbracciano diversi temi: la terra natale, l ammirazione della classicità, l amore e la sofferenza per Diotima e infine il tentativo di conciliare la mitologia classica con il cristianesimo. Nel romanzo epistolare Iperione il poeta fonde insieme la mitologia classica e il presente storico in cui vive. Il protagonista racconta in una serie di lettere le sue esperienze in Grecia e in Germania, così come la sua passione amorosa per Diotima. Emerge l attrazione provata dal poeta per la Rivoluzione francese e l impossibilità di importarne gli ideali in Germania, terra ancora incolta e primitiva. La personalità poetica Di indole introversa e poco incline alla logica concettuale, durante la sua formazione H lderlin sente fortemente il fascino delle idee rivoluzionarie propagate dalla Francia, ma il richiamo all azione che il poeta avverte vigoroso e continuo, si trasforma in lui, inadatto alla vita pratica, in motivo di dissidio interiore. Anche per questo la poesia diventa per H lderlin una sorta di rifugio, di reazione contemplativa al mondo circostante, di appello alla natura. La produzione lirica Comincia a scrivere, giovanissimo, inni ed elegie patetiche nel tono e idealizzanti nel contenuto; l amore per la sua terra natale, unito al nascente culto della grecità, lo porta però ben presto a espressioni originali, ispirate dai modelli classici ma animate da una personale rivisitazione. Le prime liriche con un impronta già matura, alcune esplicitamente dedicate a Diotima, altre illuminate dalla sua presenza, risalgono al 1796. Il distacco dall amata costituisce un esperienza di dolore destinata a non cancellarsi più. Eppure, sebbene nella sofferenza della separazione, il suo mondo poetico rimane popolato dagli dèi, che l umanità moderna non è più in grado di vedere, ma che il poeta avverte vicini a sé. Nelle liriche degli ultimi anni, prima del lungo silenzio determinato dalla malattia mentale, si accentua l elemento cristologico, in un appassionato e disperato tentativo di fusione tra mitologia classica e cristianesimo. Anche questa è una stagione eccezionalmente felice per il poeta, sebbene nel frattempo la sua psiche entrasse progressivamente in crisi. L inno cristologico Patmos (1802), la più notevole fra tutte le composizioni di H lderlin, assume in tal senso il rilievo di un testamento spirituale. Il romanzo Iperione Fra il 1797 e il 1799 esce in due piccoli volumi Iperione, un romanzo epistolare attraversato dall anelito, gioioso e insieme disperato, di partecipare della divina immensità del tutto. Il protagonista Iperione, personaggio integralmente autobiografico, comunica all amico Bellarmino le sue riflessioni sulle esperienze vissute prima in Grecia, poi in Germania. In Diotima, personificazione di ciò che di divino sulla Terra può manifestarsi, egli trova l ispirazione per cantare una nuova età beata, pur nella lacerazione senza prospettive del momento storico, che lo rende esule nella sua Grecia, ormai ignara degli dèi, e in una Germania ancora ampiamente barbarica. Così, contaminando il piano storico con una prospettiva utopica, H lderlin prende coscienza dei problemi del momento, sulla scia dei princìpi mutuati dalla Rivoluzione francese (è rimasta famosa la sua denuncia della miseria della nazione tedesca), sicché Iperione può essere considerato la più tormentata testimonianza sulla situazione della Germania al tramonto del secolo. Landolin Ohmacht, Busto di Susette Gontard Diotima , 1795 ca. Francoforte, Liebighaus. 633

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento