T4 - Il canto dell’usignolo (L’Adone)

La poesia barocca Verso le COMPETENZE COMPRENDERE INTERPRETARE 1 Nel madrigale che cosa augura a sé stesso il poeta? 2 Nel sonetto quali elementi della natura vengono evocati per il confronto con la donna? 9 ANALIZZARE I madrigali di Marino verranno definiti dallo scrittore ottocentesco Niccolò Tommaseo un tipo di poesia «scipitamente amorosetta e semplicetta . Che cosa intendeva dire Tommaseo? Quali elementi della lirica mariniana vengono svalutati da questo giudizio? 3 Individua gli enjambement presenti nei due componimenti. PRODURRE 4 Oltre che con il termine sole (v. 1), in che modo il poeta apostrofa l amata in Pallore di bella donna? Che significato hanno questi accostamenti metaforici? 5 Quali iterazioni sono presenti in Pallore di bella donna? 10 SCRIVERE PER ESPORRE Sull esempio delle due liriche, scrivi due testi espositivi di circa 15 righe ciascuno in cui descrivi due opposti modelli di bellezza (femminile o maschile). 6 Nel madrigale, al v. 2, compare l espressione dolci pallori. Di che figura retorica si tratta? a Enallage. c Parallelismo. b Sinestesia. d Analogia. 7 In Bella schiava sono presenti due anastrofi. Dove? 8 Rintraccia le metonimie in Bella schiava. DIBATTITO IN CLASSE 11 Nei due componimenti che hai letto vengono esaltati canoni estetici assolutamente antitetici e contraddittori. Quale di questi ti sembra più attuale? Ci sono, secondo te, aspetti contraddittori anche nei canoni estetici attuali? Quali? Discutine con i tuoi compagni. T4 Il canto dell usignolo Giovan Battista Marino, L Adone, VII, 32-37 Le meraviglie canore di un uccellino Giunto nel giardino dei piaceri, Adone ammira le delizie dei sensi, di cui apprende tutti i segreti. Nel giardino dell udito (canto VII) egli può ascoltare il canto di uccelli delle più diverse specie; tra questi spicca l usignolo, di cui l autore descrive le straordinarie melodie. METRO Ottave di endecasillabi con schema di rime ABABABCC. 4 sirena: l usignolo è associato alla creatura favolosa della mitologia classica in quan- ottava 32 Ma la sirena dei boschi, l usignolo (il rossignuolo), effonde (versa) la sua melodia (spirto) palpitante (tremulo) e leggera (sottile) più di ogni altro grazioso (vago) e delicato (gentile) uccellino che dispieghi (spieghi) in modo amabile (leggiadro) il suo canto e [le ali per] il volo, e modula (tempra) il ricercato (peregrino) stile in modo tale (in guisa) da sembrare il maestro di tutti gli altri uccelli (alato stuolo). In mille maniere varia (distingue) il suo canto e trasforma la sua voce in mille voci diverse. PARAFRASI 5 32 Ma sovr ogni augellin vago e gentile che più spieghi leggiadro il canto e l volo versa il suo spirto tremulo e sottile la sirena de boschi, il rossignuolo, e tempra in guisa il peregrino stile che par maestro del alato stuolo. In mille fogge il suo cantar distingue e trasforma una lingua in mille lingue. to riesce ad ammaliare allo stesso modo con il suo canto. 63

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento