Il tesoro della letteratura - volume 2

[ ] LE OPERE Nel 1803 Foscolo pubblica la raccolta Poesie, che comprende 2 odi e 12 sonetti. Nelle odi (A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All amica risanata) emerge il neoclassicismo di Foscolo. I sonetti (tra i quali Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello Giovanni) sono invece pervasi da una poetica ormai romantica e sono la massima espressione della soggettività del poeta: l io lirico foscoliano scopre la funzione dell autobiografia come avventura esistenziale e la realtà è tradotta e interiorizzata come esperienza intima. I contenuti tematici sono principalmente la lontananza dagli affetti e dalla patria, il disinganno, il disprezzo per la condizione mortale, la morte. Il poema incompiuto Le Grazie era, nelle intenzioni del poeta, un opera allegorica sul progresso della civiltà umana che collegasse il passato al presente, tramite il valore simbolico del mito. Le Grazie rappresentano infatti le tre divinità che hanno il compito di trasmettere agli uomini la bellezza e l armonia, mostrando loro la strada verso la civiltà. La struttura è articolata e complessa e lo stile, di gusto neoclassico, elegante e prezioso. Il mito, ripreso in chiave moderna, è anche al centro delle tre tragedie scritte da Foscolo in fasi diverse della sua vita: Tieste nel 1795, Aiace nel 1810 e Ricciarda nel 1813. DEI Il carme, pubblicato nel 1807, prende spunto dall editto di SaintCloud, che decretava lo spostamento dei cimiteri fuori dai centri abitati, per motivi igienici, e vietava i monumenti funebri, perché non vi fossero differenze di ricchezza tra i defunti. Dopo averne discusso con alcuni amici nel salotto di Isabella Teotochi Albrizzi, Foscolo compone un poema sul valore storico e sociale dei sepolcri. I versi, 295 endecasillabi sciolti, sono articolati in blocchi logici e nuclei concettuali, tenuti insieme da un articolata tessitura, la cui difficoltà di lettura ha provocato l accoglienza negativa da parte della critica del tempo. Lo stesso Foscolo indica quattro parti tematiche: l illusione della tomba come luogo di memoria (vv. 1-90); la storia dei culti funebri (vv. 91-150); la funzione civile e culturale delle tombe, soprattutto quelle dei grandi uomini, in grado di trasmettere ai vivi esempi di virtù (vv. 151-212); la funzione eternatrice della poesia (vv. 213-295). Foscolo va oltre la propria cultura materialistica e meccanicistica e fa emergere la potenza del sentimento e la fede nelle illusioni: in tale ottica, la sepoltura diventa simbolo della memoria privata e pubblica e il ricordo dei defunti è di consolazione ed esempio per i vivi. IN VERSI SEPOLCRI 613

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento