Il tesoro della letteratura - volume 2

Il primo Ottocento Dentro il TESTO Sfera del mito e sfera privata Foscolo e Ulisse La concatenazione sintattica L identificazione con Omero 562 I contenuti tematici L ispirazione del sonetto* è chiaramente autobiografica: la terra natale (Zacinto mia, v. 3; ove il mio corpo fanciulletto giacque, v. 2; materna mia terra, v. 13), l esilio, la morte in un paese straniero, la sepoltura senza conforto costituiscono motivi centrali della poetica foscoliana. Tuttavia la condizione soggettiva non viene esibita direttamente, ma filtrata attraverso le immagini del mito e l evocazione dei luoghi della classicità, che il poeta connette alla propria vicenda esistenziale in un gioco virtuosistico di rimandi e allusioni. Secondo una precisa modalità espressiva e una sua tipica, intima sensibilità, Foscolo intreccia passato e presente, mitologia ed esperienza personale, identificandosi profondamente nei valori e nelle suggestioni della civiltà greca. In tal modo, la sua origine greca riconduce alla nascita di Venere, emersa dalle acque del greco mar (v. 4); quindi, in un progressivo allargamento di pensiero, l accenno alla dea comporta il passaggio successivo all epos di Omero e di conseguenza al suo eroe immortale, Ulisse, del quale il poeta condivide la condizione errabonda di esule. Però, a differenza dell eroe omerico, al quale fu concesso di approdare nuovamente a Itaca, l isola da cui era partito, Foscolo sente profeticamente che a lui il ritorno sarà per sempre negato: Né più mai toccherò le sacre sponde (v. 1). Mentre Ulisse simboleggia l eroe classico, che trionfa dopo aver combattuto le avversità della sorte, il poeta incarna la malinconica negatività del personaggio romantico, destinato alla sconfitta storica. Quello di Foscolo rimarrà infatti un viaggio senza fine, emblema di una condizione perenne di smarrimento e sradicamento, che è conseguenza di uno spirito inquieto (la percezione dell impossibilità di recuperare il luogo mitico della fanciullezza innocente, qui descritto con immagini idilliche e cariche di nostalgia: sacre sponde, v. 1; isole feconde, v. 5; le tue limpide nubi e le tue fronde, v. 7), a cui non sono estranee motivazioni politiche (la delusione napoleonica è già consumata). Le scelte stilistiche La rievocazione di Venere costituisce la base di un architettura complessa, che si struttura per addizione progressiva di passaggi, tutti tenuti insieme da una concatenazione sintattica che supera la struttura delle strofe e che congiunge in un solo ampio periodo, scandito dagli enjambement*, le due quartine* e la prima terzina*. Il poeta parte dalla vicenda personale e familiare per arrivare al ritorno in patria di Ulisse: un ricongiungimento, questo, che viene sottolineato dalla collocazione delle parole più significative, Itaca e Ulisse (vale a dire la patria e l eroe), nella posizione privilegiata della fine del verso (baciò la sua petrosa Itaca Ulisse, v. 11). Foscolo, che, come detto, non può condividere il destino fortunato dell eroe, si rispecchia tuttavia nel poeta che lo ha immortalato: il parallelismo tra Omero che cantò le imprese di Ulisse (v. 9) e lui stesso che offre alla propria terra il dono del canto (v. 12) evidenzia un fato personale tragico perché su di esso grava la condanna dell illacrimata sepoltura (v. 14), ma al tempo stesso glorioso dal momento che sarà reso immortale dall arte. Il distacco dalla patria è una terribile lacerazione imposta all uomo moderno, a cui non resta che la poesia per consolare una perdita irrimediabile. Si afferma così un altro dei temi portanti dell arte foscoliana: la fede nella poesia come forza capace di superare la finitezza del tempo umano e di rendere eterne le gesta degli eroi e la bellezza dei luoghi. Il riscatto dalla morte e dalle sventure esisten-

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento