Il teatro

L epoca e le idee in sintesi Il teatro Durante l età romantica la tragedia e il melodramma conoscono un profondo rinnovamento e sono seguiti da un pubblico sempre più ampio. I teatri di tutte le grandi città europee diventano luoghi di ritrovo e aggregazione sociale. La tragedia rifiuta gli schemi tradizionali e valorizza la soggettività. Gli autori italiani (su tutti Alessandro Manzoni) esaltano lo spirito patriottico, inserendo negli eventi storici l analisi psicologica dei protagonisti. La tragedia Mentre perde rilievo la commedia, la tragedia abbandona le convenzioni classiche, ancora adottate da Alfieri e Foscolo, rifiutando le unità aristoteliche di tempo e luogo e valorizzando la soggettività attraverso la messa in scena di passioni e contrasti emotivi. In Italia, inoltre, contribuisce a rinvigorire lo spirito patriottico, fondendo il vero (cioè gli eventi della Storia) con la vita interiore dei protagonisti, indagata nei suoi più intimi recessi. Esempio mirabile di questa nuova concezione del teatro è l opera tragica di Alessandro Manzoni. Il melodramma tratta temi patriottici. L unione tra parole e musica realizza un aspirazione romantica e appassiona il popolo: Giuseppe Verdi si fa interprete del sentimento nazionale. Il melodramma Ricco di sentimenti patriottici è anche il melodramma, che vanta in tutto l Ottocento (anche nel periodo successivo all unificazione) interpreti musicali di prim ordine. Da un punto di vista letterario, i libretti d opera hanno modeste qualità, ma al tempo stesso realizzano l ambizione tipicamente romantica di un unione tra parole e musica, capace di accendere gli animi del popolo (come avviene con la grande opera di Giuseppe Verdi, portavoce fondamentale del sentimento nazionale). La mappa dei luoghi Milano è il fulcro della cultura italiana: attira gli intellettuali, vi operano i protagonisti del Romanticismo, è sede di istituzioni eccellenti (quali il Teatro alla Scala e la Biblioteca Ambrosiana), ed è il cuore dell editoria nazionale. Firenze esercita un grande fascino su molti scrittori del Romanticismo italiano ed è il simbolo del liberalismo moderato. sede dell Antologia di Giovan Pietro Vieusseux, rivista che si propone di rinnovare l arretrata società italiana. Roma mantiene solo una vocazione turistica grazie alle sue ricchezze archeologiche e monumentali, ma è soffocata dalla chiusura culturale dello Stato pontificio, ben descritta nei versi di Giuseppe Gioachino Belli. Milano Nella prima metà dell Ottocento Milano costituisce il più importante centro culturale italiano. Approdo di intellettuali di ogni parte d Italia (si pensi a Cuoco o a Foscolo), luogo di nascita e di lavoro dei principali protagonisti del Romanticismo (da Berchet a Borsieri, da Porta a Manzoni), Milano è sede di istituzioni prestigiose come il Teatro alla Scala e la Biblioteca Ambrosiana, oltre che fulcro dell editoria nazionale e luogo di fondazione di alcune delle principali riviste che animano il dibattito intellettuale del tempo ( Biblioteca italiana , Il Conciliatore , Il Politecnico ). Firenze Luogo di attrazione per molti scrittori (vi risiedono, tra gli altri, Giordani, Leopardi e Tommaseo), Firenze svolge un ruolo importante nella cultura romantica italiana, di cui interpreta le istanze più moderate, all insegna di un liberalismo piuttosto inoffensivo, non a caso tollerato dal governo granducale. Particolarmente rilevante, tra il 1821 e il 1833, è l esperienza dell Antologia ( Giornale di Scienze, Lettere ed Arti ). Il mensile è fondato da Giovan Pietro Vieusseux (1779-1863) come naturale emanazione dei lavori del suo Gabinetto scientifico-letterario (una sorta di accademia) e con l intento di rinnovare, attraverso la trattazione di argomenti dai più svariati ambiti, l arretrata società italiana. Roma La Roma della prima metà del secolo conserva soltanto un primato turistico: mai abbandonata dai viaggiatori del Grand Tour e tappa obbligata per gli appassionati di monumenti e rovine, essa è per il resto immersa nel provincialismo culturale dello Stato pontificio, dove permangono ancora i vezzi antiquari dell Arcadia. Il quadro più eloquente dello stato in cui versa la città è reperibile nelle poesie del suo poeta più celebre, Giuseppe Gioachino Belli, che lascia nei suoi versi il «monumento a una massa popolare modesta e rassegnata, completamente priva della speranza di una redenzione storica e sociale. 513

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento