Il tesoro della letteratura - volume 2

PALESTRA di SCRITTURA INTERPRETAZIONE E COMMENTO Approfondisci, con riferimento ad altri testi che conosci, il sentimento della noia e il desiderio di infinito che lo scrittore descrive in questo brano. In che misura, a tuo giudizio, tali comportamenti sono coerenti con l immagine che Alfieri tende a dare di sé nell opera letteraria? Continua il tuo commento facendo riferimento alle tue esperienze personali e sviluppa uno di questi due aspetti presenti nel brano: il piacere della solitudine e dell immersione nella natura incontaminata; il viaggio come desiderio di fuga dalla dimensione quotidiana. Uno, dieci, cento, mille Alfieri Analisi e produzione di un TESTO ARGOMENTATIVO Lo storico Giovanni Belardelli (n. 1951) riflette sulle diverse interpretazioni date nel corso degli ultimi due secoli sull opera e sulla figura di Vittorio Alfieri. 5 10 15 20 25 468 verso l Esam di Stat e o Da tempo quasi nessuno più legge gli scritti di Vittorio Alfieri. Eppure le sue tragedie ebbero uno straordinario successo nell Italia di fine Settecento, durante il cosiddetto triennio giacobino , e furono ristampate moltissime volte per tutto il primo tratto del secolo seguente. Alfieri era morto da poco, nel 1803, e già ebbe l onore di essere ricordato da Ugo Foscolo nei Sepolcri con alcuni versi famosi, che contenevano tra le altre cose l immagine delle due «ossa [che] fremono amor di patria . Alfieri, poeta e scrittore che «mosse guerra a tiranni secondo il giudizio di Leopardi, divenne rapidamente celebre come profeta della libertà e dell indipendenza d Italia, colui che aveva contribuito a risvegliare la coscienza nazionale di un popolo dormiente da secoli. Si nutrirono dei suoi scritti i primi cospiratori del Risorgimento e si richiamò più volte a lui Giuseppe Mazzini. Giuseppe Garibaldi, nell ottobre 1860, rivolgendosi alle sue truppe dopo la battaglia del Volturno, riprese una celebre frase di Alfieri. [ ] Nel corso dell Ottocento ad Alfieri dedicarono studi alcune delle figure più significative del tempo: da Vincenzo Gioberti a Mazzini (autore [ ] di una delle letture più acute di Alfieri), da Giosuè Carducci a Francesco De Sanctis. Nel Novecento dell Alfieri politico scrissero Benedetto Croce, Giovanni Gentile, Piero Gobetti oltre a uno stuolo di critici letterari di professione: Natalino Sapegno, Luigi Russo, Giacomo Debenedetti e vari altri. I giudizi sono sorprendentemente diversi: per alcuni Alfieri è un rivoluzionario e un patriota, per altri è un reazionario che non riesce a staccarsi dalla sua origine aristocratica; per molti le sue idee sono riconducibili a una concezione liberale costituzionale, per altri saremmo invece di fronte a un pensatore anarchico ovvero all esponente lo sostenne Gobetti di un liberalismo attivistico e rivoluzionario; se in tanti ne celebrano il patriottismo, qualcuno lo considera addirittura con il Misogallo un anticipatore del

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Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento