I trattati politici, l’autobiografia e le Rime

Vittorio Alfieri in sintesi esplode però drammaticamente proprio nel giorno del suo matrimonio con Pereo, l uomo che intende sposare nella speranza di scongiurare l ossessione incestuosa. Quando il padre viene a conoscenza dell amore di cui egli stesso è oggetto, Mirra si scaglia contro la spada del genitore, preferendo la morte alla vergogna per il sentimento tanto riprovevole da cui non è mai riuscita a liberarsi. Una tragedia della psiche Il dramma della protagonista è completamente interiorizzato: l azione è scarna ed essenziale, perché tutto accade nella mente di Mirra, sempre più sconvolta da una passione impura. A scontrarsi non sono personaggi in carne e ossa, ma le violente pulsioni che si danno battaglia nel suo animo, vissute in una solitudine tragica e amplificate dalla consapevolezza dell infamia di quell amore. Alfieri spinge fino all estremo il tentativo di Mirra di nascondere l imperdonabile segreto, facendola poi precipitare nel delirio e nel suicidio, vissuto come una catastrofe liberatoria. Proprio per questo la donna suscita una paradossale pietà: la sua giovinezza, la passione di cui è vittima e il tentativo di soffocare i fantasmi della sua coscienza alterata la rendono innocente agli occhi del lettore, martire involontaria di un sentimento che sconvolge l ordine naturale e morale della vita. I trattati politici, l autobiografia e le Rime Alfieri è anche autore di due originali trattati politici, che confermano l importanza delle sue meditazioni su temi tipicamente illuministici come la libertà e la tirannide; di un autobiografia comunemente indicata con il titolo sintetico di Vita; di un cospicuo numero di componimenti poetici, raccolti sotto il titolo di Rime. { Della tirannide T3 Nei trattati politici la ribellione di Alfieri contro ogni forma di autoritarismo e di potere coercitivo si esprime con argomenti illuministici. La condanna della tirannide è oggetto del trattato in due libri Della tirannide, pubblicato nel 1780. All arbitrarietà, alla violenza e all impunità dei regimi tirannici l autore si oppone con la forza del suo amore per la libertà. In nome della libertà Il trattato, composto di 2 libri, viene scritto nel 1777, anche se l autore lo dà alle stampe soltanto tre anni dopo. Il primo libro presenta, in uno stile secco e teso, un analisi della tirannide, definita come quel particolare tipo di governo in cui «chi è preposto alla esecuzion delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d impunità . Nel secondo libro si descrive la vita sotto la tirannide: chi da tempo è sottoposto a un simile regime non si accorge della violenza che subisce; solo gli uomini più virtuosi potranno dunque rinfocolare l amore per la libertà. In questo senso, Alfieri giudica la tirannide moderna ancor più pericolosa di quella antica, perché si maschera spesso dietro un potere apparentemente illuminato, gettando così le basi per durare molto a lungo. Una soluzione potrebbe essere il tirannicidio, che però l autore non giudica un mezzo utile a instaurare la repubblica, poiché in tal modo spesso a un regime tirannico ne succede un altro. { Del principe e delle lettere Nel trattato in tre libri del 1786 Del principe e delle lettere l autore sostiene l indipendenza della cultura e dei letterati dalla politica perché solo con la completa libertà dai condizionamenti può essere detta la verità. Lo scrittore di fronte al potere Diviso in 3 libri, il trattato viene cominciato nel 1778 e ultimato solo molti anni dopo, nel 1786. Tema centrale è il complesso rapporto tra cultura e potere: Alfieri sostiene la necessità della completa indipendenza dell artista dalle istituzioni politiche, poiché solo a tale condizione egli può ricercare la verità e sostenere liberamente le proprie idee. Ancor più di pittori, scultori, architetti e scienziati, i letterati devono restare lontani dai prìncipi, che, tentando di blandirli e mostrando di proteggerli, in realtà li corrompono per ottenerne la sottomissione. Nel trattato si delinea pertanto una concezione aristocratica del letterato, che dovrà essere libero dal bisogno economico e spinto verso la gloria dall insopprimibile impulso morale a esprimere la verità. 437

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento