T5 - La vergine cuccia (Il Mezzogiorno)

Il Settecento Tipico tema illuministico è anche il rifiuto della guerra (In vano Marte / a sé t invita; ché ben folle è quegli / che a rischio de la vita onor si merca, / e tu naturalmente il sangue aborri, vv. 2023), che però il giovin signore fa proprio solo in chiave egoistica, anche qui come pretesto per scansare le fatiche e i rischi della vita militare. Le scelte stilistiche Lo stile è alto, solenne, classicheggiante, come si addice al proemio di un poema. Tut tavia, tale enfasi si rivela presto ironica, riferita com è a un individuo inerte, che disprezza le occupazioni migliori per dedicarsi completamente a ciò che di più vacuo c è nella vita di una persona. Così l ampio fraseggiare (si veda la struttura ricca di iperbati* del primo, lungo periodo, che occupa i vv. 17), il lessico aulico (sangue / purissimo celeste, vv. 23; compri onori, v. 4; lungo tedio, v. 9, e così via), i nomi delle divinità classiche (Venere, Mercurio, Marte, Pallade Atena) stridono volutamente con la futilità dell esistenza del giovane aristocratico. Uno stile ironicamente alto Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 7 1 Qual è l argomento del poemetto? 2 A quali due tipi di nobiltà fa riferimento il poeta nella prima strofa? 3 Quali sono le caratteristiche del giovin signore? 4 Per quale motivo il giovane nobile non intende dedicarsi alle attività militari? Perché odia lo studio? INTERPRETARE 8 5 Perché il precettore si autodefinisce d amabil Rito (v. 7)? A che cosa fa riferimento? 6 Trova alcuni esempi di iperbato. Come si configura, sin dall inizio, l atteggiamento del poeta nei confronti del suo personaggio? PRODURRE 9 ANALIZZARE In quali punti il poeta utilizza procedimenti retorici di tipo antifrastico? SCRIVERE PER DESCRIVERE Conosci persone simili al giovin signore descritto da Parini? Tracciane un ritratto in un testo descrittivo-narrativo di circa 30 righe. ¥ T5 ¥ La vergine cuccia Il Mezzogiorno, vv. 503-556 Il servo e la cagnetta L episodio della vergine cuccia (qui riprodotto secondo il testo dell edizione del Mezzogiorno del 1765) è uno dei più noti del Giorno, e costituisce un esempio delle con dizioni cui doveva sottostare la servitù nelle case dei nobili. Un servitore, la cui unica colpa consiste nell aver reagito contro una cagnetta che l ha morso, viene immediata mente licenziato, e la sua famiglia finisce in miseria. Lo sprezzo della sofferenza uma na in nome di una malintesa sensibilità animalista mostra in maniera tragicomica le conseguenze della disuguaglianza tra individui di diverse classi sociali. Lo spunto per ricordare l episodio è fornito alla dama dalla perorazione a favore degli animali da parte di un commensale vegetariano (riportata tra virgolette all inizio del brano). METRO Endecasillabi sciolti. PARAFRASI 505 408 «Pera colui che prima osò la mano armata alzar su l innocente agnella, e sul placido bue: né il truculento cor gli piegàro i teneri belati 503-509 «Possa morire (Pera) colui che per primo (prima) osò alzare la mano armata contro l agnellina innocente e il bue tranquillo: non gli impietosirono (piegàro) il cuore crudele (il truculento cor) i teneri belati

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento