Il tesoro della letteratura - volume 2

[ LE OPERE E I GRANDI TEMI LA BOTTEGA DEL CAFFé ] Il superamento della commedia dell arte è realizzato da Goldoni in nome dell autenticità e del realismo . Le sue fonti di ispirazione sono il «libro del Mondo (le esperienze di vita e la realtà circostante) e il «libro del Teatro (l esperienza del lavoro teatrale). Le sue opere sono ambientate in luoghi familiari e comuni; i personaggi sono ispirati alla realtà quotidiana, sono dotati di psicologia individuale e parlano in dialetto veneziano o in un nuovo italiano costituito da termini toscani, lombardi, veneti e da francesismi; la semplicità delle loro battute e delle loro reazioni è fonte di immediata comicità. Nella produzione teatrale di Goldoni si possono distinguere diverse fasi. Alla prima appartengono le opere d esordio, che introducono la sua riforma: Momolo cortesan, La donna di garbo, La vedova scaltra, Arlecchino servitore di due padroni, La putta onorata. Alla seconda le commedie scritte per il teatro Sant Angelo di Venezia a partire dal 1750, in cui egli realizza pienamente la sua riforma: Il teatro comico, La bottega del caffè, I pettegolezzi delle donne, La locandiera. Alla terza quelle scritte per il teatro San Luca a partire dalla stagione teatrale del 1753-1754, fra cui Il campiello, La casa nova, La trilogia della villeggiatura, I rusteghi, Sior Todero brontolon, Le baruffe chiozzotte. Una quarta e ultima fase è quella delle opere composte in Francia, come Il burbero benefico e L avaro fastoso, scritte prima in francese e poi in italiano. Tra il 1783 e il 1787 scrive i Mémoires, un autobiografia letteraria e non propriamente veritiera in cui ricostruisce la propria attività di commediografo e la propria vocazione. La bottega del caffè è l elaborazione di un intermezzo scritto nel 1736. La prima versione del 1750 ha come protagonisti due maschere della commedia dell arte che parlano in veneziano: Brighella e Arlecchino. Ma nel 1753 esse acquistano caratteri individuali e nuovi nomi: Ridolfo e Trappola. Goldoni li fa ora parlare in un italiano modellato sul toscano, per rendere l opera «universale . L azione è ambientata in una piazzetta di Venezia su cui si affacciano una caffetteria, un negozio di parrucchiere e una bisca. Protagonista della scena è, attraverso la figura del caffettiere Ridolfo, la piccola e media borghesia veneziana, laboriosa e onesta. Gli altri personaggi borghesi sono invece ritratti come individui deboli (Eugenio), o profittatori (Flaminio e Pandolfo). Centrale è anche la figura di Don Marzio, un nobile presuntuoso e saccente, rappresentante di un aristocrazia parassitaria. I personaggi femminili (Placida e Vittoria) presentano doti di praticità, determinazione e pazienza: a loro è affidata la ricomposizione finale delle concitate vicende messe in scena. 363

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento