La produzione per il teatro San Luca

Il Settecento in sintesi { La locandiera T2 Commedia in tre atti scritta nel 1752 e rappresentata nel 1753, è ambientata a Firenze, fatto che garantisce a Goldoni una certa libertà nel mettere in ridicolo alcuni personaggi della nobiltà veneziana, che avrebbero potuto facilmente riconoscersi se la vicenda fosse stata collocata in laguna. La scelta del luogo mostra inoltre la volontà dell autore di rivolgersi a un pubblico più vasto di quello della sua città. Protagonista della Locandiera (1753) è la bella e intraprendente Mirandolina, che gestisce la locanda di famiglia a Firenze e che fa innamorare, senza concedersi, i suoi ospiti. All arrivo di un cavaliere che dichiara di odiare le donne, decide di farlo cadere ai suoi piedi a tutti i costi. Sposerà però l onesto cameriere Fabrizio, marito ideale per il suo carattere indipendente. Nella Locandiera compaiono personaggi di tutte le classi sociali, dai nobili presuntuosi ai borghesi attenti al guadagno fino agli onesti popolani. Quattro uomini ai piedi di una donna La protagonista, Mirandolina, è una donna intelligente e indipendente, abituata a tenere i conti della locanda di famiglia da quando, dopo la morte del padre, gestisce da sola l attività. Bella e consapevole del proprio fascino, conquista i cuori dello spiantato Conte d Albafiorita e del facoltoso (ma di recente e acquisita nobiltà) nobile ma spiantato Marchese di Forlipopoli, i quali la vorrebbero come amante. Mirandolina non cede alle lusinghe dei due nobili, approfittando però dei loro servigi per fare gli interessi della locanda. Un giorno giunge un nuovo ospite, il Cavaliere di Ripafratta, che si dichiara misogino e si comporta in modo burbero con Mirandolina. La donna, punta nell orgoglio, decide di fare innamorare di sé il Cavaliere, ci riesce ma alla fine sposa il cameriere Fabrizio, collaboratore capace e fedele, individuando in lui un marito che mai limiterà la sua libertà di donna saggia e scaltra, padrona del suo destino. Il mondo nella locanda di Mirandolina La locanda è frequentata da personaggi di tutte le classi sociali: nobili come il Marchese di Forlipopoli, il Conte d Albafiorita e il Cavaliere di Ripafratta, messi in ridicolo nella loro presunzione di superiorità sociale; borghesi come Mirandolina, laboriosa e attenta al guadagno fino al cinismo; popolani lavoratori e leali come Fabrizio, desideroso di cogliere l occasione per una scalata sociale. I personaggi sono resi vivi e verosimili attraverso i brevi e vivaci dialoghi e i monologhi, che ne mettono in luce i caratteri nella concretezza delle situazioni. La produzione per il teatro San Luca La stagione teatrale 1753-1754 segna il passaggio di Goldoni dal teatro Sant Angelo al San Luca. L autore deve fare i conti con la nuova compagnia, non abituata al suo modo di concepire la commedia, e con le polemiche suscitate dai rivali. Non sorprende quindi che il percorso di Goldoni verso l emancipazione dal repertorio convenzionale non sia lineare. Egli si trova costretto ad andare incontro ai gusti del pubblico che si è formato con la commedia dell arte e viene costantemente conquistato dai canovacci comici o sentimentali di altri autori scrivendo tragicommedie di ambientazione esotica, come La sposa persiana (1753) e La peruviana (1754), o antica, come Terenzio (1754). Nel 1753 Goldoni passa al teatro San Luca. Le commedie di questo periodo sono soprattutto di ambientazione popolare, perché l autore riconosce nel popolo delle qualità positive, come la spontaneità e la semplicità, che la borghesia, invece, troppo attenta al denaro, non ha più. 304 Un nuovo giudizio sulla borghesia Questo non significa che Goldoni rinunci a proseguire nella direzione della commedia riformata. Tra le opere prodotte e rappresentate tra il 1753 e il 1762, infatti, ci sono diversi capolavori in cui l autore esprime una nuova visione della società maturata in quegli anni. La borghesia mercantile, inizialmente vista come ceto dinamico e aperto e considerata un modello economico e morale, viene sempre più giudicata una classe moralmente corrotta e avida. Sceglie quindi di ambientare le commedie in un contesto popolare, dove la partecipazione corale alle vicende, la spontaneità nei comportamenti e la naturale semplicità dei personaggi suggeriscono come il popolo sia l unico ceto sociale ancora capace di incarnare valori positivi e di manifestare i sentimenti in modo autentico.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento