Il secolo della decadenza italiana

L epoca e le idee in sintesi Il secolo della decadenza italiana Il declino della Spagna ha pesanti conseguenze anche sui territori da essa direttamente o indirettamente controllati, a partire dalla penisola italiana, in gran parte assoggettata alla corona spagnola. In Italia, le tasse imposte dalla Spagna, il calo dei traffici nel Mediterraneo e la rifeudalizzazione delle campagne del Sud penalizzano l economia. Il potere è in mano a un aristocrazia parassitaria, e non riesce a svilupparsi quella borghesia che guida le potenze europee. Tuttavia, nelle campagne emiliane e lombarde si registrano i primi esempi di sviluppo capitalistico delle strutture agrarie. Carestie ed epidemie colpiscono la penisola. L Italia è segnata dalla frammentazione politica e istituzionale: la maggior parte dei territori è sottomessa alla Spagna e nessuna delle potenze regionali riesce a svolgere un ruolo simile a quello delle grandi monarchie europee, che creano le strutture dello Stato moderno. Sotto il profilo morale e culturale, l Italia vive una fase di involuzione e disorientamento: regnano l oscurantismo controriformistico e il conformismo intellettuale. Fanno eccezione l esempio di Galileo Galilei e la nascita del pensiero scientifico, lo sperimentalismo, l ampliamento degli orizzonti e dei linguaggi dell arte, e i risultati artistici di grande interesse e originalità nati proprio dalla consapevolezza di vivere un epoca di crisi. Il declino economico italiano All inizio del Seicento comincia per l Italia una lunga stagione di grave stagnazione economica, che colpisce in primo luogo i principali poli produttivi, come Milano, Venezia e Firenze. Duramente penalizzata dal fiscalismo spagnolo, dal ridimensionamento dei traffici mediterranei e dalla cosiddetta rifeudalizzazione delle campagne meridionali (una nobiltà assenteista e poco interessata all incremento della produttività non promuove lo sviluppo di tecniche agricole innovative, ma si limita ad ampliare l estensione dei propri possedimenti), la società italiana vede crescere il divario tra un aristocrazia parassitaria, detentrice del potere economico e politico, e il resto della popolazione, compresa una debole borghesia mercantile e rurale che, motore dell economia in Francia, Inghilterra e Olanda, non riesce invece a svilupparsi in Italia. La situazione è aggravata dalle ricorrenti carestie e dalla violenza delle epidemie, che si diffondono facilmente in una popolazione già fiaccata dalla povertà e dalla malnutrizione; particolarmente grave è la pestilenza che si abbatte nelle regioni settentrionali della penisola nel 1630-1631 (la famosa peste raccontata da Alessandro Manzoni nei Promessi sposi). Anche nel caso dell Italia, comunque, il Seicento non presenta solo aspetti negativi. Nelle campagne emiliane e lombarde, per esempio, si registrano i primi esempi di evoluzione in senso capitalistico delle strutture agrarie, che daranno risultati di una certa rilevanza nel corso del secolo successivo e poi, soprattutto, nell Ottocento. Dominio spagnolo e frammentazione politica Mentre in Europa prosegue il processo di consolidamento delle monarchie nazionali, con l affermazione delle strutture burocratiche e militari proprie dello Stato moderno, in Italia nessuna delle potenze regionali riesce a svolgere un ruolo paragonabile a quello dei grandi regni europei. La situazione politica e istituzionale della penisola continua a essere caratterizzata dalla frammentazione e dall asservimento alla Spagna, che interessa direttamente il Regno di Napoli, con la Sicilia e la Sardegna, il Ducato di Milano e le località costiere toscane che fanno parte del cosiddetto Stato dei Presìdi, e, indirettamente, il Granducato di Toscana, il Ducato di Savoia e le altre entità territoriali minori. Una crisi morale e culturale Contrassegnato da questi gravi elementi di crisi politica ed economica, il Seicento italiano coincide, anche nell ambito morale e culturale, con un periodo di depressione, di disorientamento, di profondo disagio religioso, filosofico e intellettuale. Fatta salva l eccezionale esperienza di Galileo Galilei (almeno fino alla sua condanna, avvenuta nel 1633, da parte dell Inquisizione) e i contemporanei sviluppi del pensiero scientifico, in quest epoca si assiste al prevalere di un oscurantismo controriformistico e di un conformismo intellettuale che accentuano la decadenza dei valori e le conseguenze negative della corruzione e del malgoverno spagnolo. Anche su tale piano, tuttavia, valutazioni troppo nette sarebbero riduttive rispetto alla complessità di questo periodo storico. Così, accanto agli elementi di involuzione dalla subordinazione dell artista al potere politico al dominio del potere ecclesiastico, dall artificioso eccesso del gusto estetico al culto di un erudizione pedante e improduttiva vanno messi in luce anche gli aspetti positivi, come lo sperimentalismo, l ampliamento degli orizzonti e dei linguaggi dell arte, e la stessa consapevolezza di vivere un periodo di crisi, che si traduce in risultati artistici di grande interesse e originalità. 25

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento