La prosa

L epoca e le idee in sintesi La poesia dell Arcadia si rifà a un ideale di classicità e di razionalismo. I suoi protagonisti spaziano dall imitazione petrarchesca alla ricerca della musicalità. Il principale poeta italiano del secolo è Giuseppe Parini, che nelle sue opere esprime i valori basilari dell Illuminismo. Vincenzo Monti si richiama alla poetica neoclassica, mentre Vittorio Alfieri è già proiettato verso il Romanticismo. L Arcadia Nata nel 1690 con un deciso programma di reazione al gusto barocco, l Arcadia, in nome di un ideale di classicità e di razionalismo, dà vita a una poesia che rispecchia la serenità del mondo intellettuale prerivoluzionario. Pur nella comune opposizione alle stravaganze secentesche, i rappresentanti di questa tendenza compongono un quadro composito di voci e interpretazioni poetiche, che vanno dall imitazione petrarchesca, come nel caso degli emiliani Eustachio Manfredi (1674-1739) e Giovan Battista Felice Zappi (1667-1719), alla ricerca della musicalità, come avviene per Paolo Rolli (16871765) e Pietro Metastasio (1698-1782). La lirica civile di Parini Nell alveo di questa esperienza matura la formazione letteraria del massimo poeta del Settecento italiano: Giuseppe Parini (1729-1799). Dopo aver rivelato la propria vocazione con i componimenti firmati con il nome da arcade Ripano Eupilino, Parini fa propri i princìpi fondamentali della civiltà illuministica, che gli ispirano i versi morali e civili delle Odi e del Giorno, il suo capolavoro. Tra Neoclassicismo e Preromanticismo Alla poetica neoclassica della seconda metà del secolo si rifà Vincenzo Monti (1754-1828), la cui opera è intrisa di riferimenti alla mitologia e caratterizzata da un estrema cura formale. La lirica di Vittorio Alfieri (1749-1803), invece, è già percorsa da tensioni e suggestioni preromantiche. La prosa La narrativa italiana è qualitativamente molto inferiore rispetto ai grandi romanzi europei. I migliori risultati si ottengono nella trattatistica, grazie a un nuovo metodo fondato sul rigore. Nell ambito della storiografia e dell indagine politicogiuridica si segnalano le opere di Ludovico Antonio Muratori, Pietro Giannone e Giambattista Vico. Alla divulgazione in ambito politico, economico e giuridico si dedicano, tra gli altri, Pietro Verri e Cesare Beccaria. Vittorio Alfieri infine si occupa di politica, ma nella sua produzione egli non rinuncia a esprimere anche la propria visione della vita e dell arte. Il romanzo I grandi romanzi europei vengono tradotti anche nella nostra penisola, senza tuttavia diventare un modello per la narrativa italiana, che risulta piuttosto povera dal punto di vista qualitativo; la sola eccezione è rappresentata da Notti romane, romanzo scritto da Alessandro Verri nel 1792 e già influenzato dalla nascente sensibilità romantica. La trattatistica Più notevoli sono i risultati conseguiti in altri generi, a partire dalla trattatistica. Nella prima metà del secolo fiorisce specialmente la trattatistica di carattere erudito, giuridico e storico, contraddistinta da un nuovo rigore metodologico (per esempio nella più attenta verifica delle fonti). Esemplare è in tal senso la ricerca operata dal modenese Ludovico Antonio Muratori, autore tra l altro dei dodici volumi degli Annali della storia d Italia (1744-1749), nei quali, su base annalistica e con attenzione soprattutto ai fatti politici, viene ricostruita una storia d Italia dalla nascita di Cristo ai tempi dello scrittore. Tra storiografia e indagine politico-giuridica si colloca invece l opera del napoletano Pietro Giannone (1676-1748), che nella Istoria civile del Regno di Napoli (1723) analizza i rapporti fra Stato e Chiesa, denunciando gli abusi e le pretese dei papi circa la natura divina del potere temporale. Sullo studio della Storia si basa infine la Scienza nuova, il capolavoro del napoletano Giambattista Vico (1668-1744), il quale supera i confini della ricerca erudita per tracciare, come egli stesso scrive, una «storia ideale eterna del genere umano , grazie all individuazione delle leggi costanti che determinano i cicli ricorrenti della civiltà umana. Nella seconda metà del Settecento, in ambito illuministico, il trattato svolge la funzione di divulgare opinioni in campo civile, economico o legislativo, come accade nella produzione dei milanesi Pietro Verri e Cesare Beccaria e dei napoletani Antonio Genovesi, Ferdinando Galiani e Gaetano Filangieri. Alla sfera della politica in senso stretto rimandano invece i trattati di Vittorio Alfieri, in cui l autore espone anche la propria visione della vita e dell arte, libere da ogni condizionamento e sottratte ai vincoli del potere e della Storia. 225

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento