Consonanze/Dissonanze - Aldo Palazzeschi, Essere o non

Il Seicento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 3 1 Perché il re si riferisce a sé stesso e a Polonio con l espressione legittime spie (v. 5)? 2 Elenca nella seguente tabella i mali che Amleto individua nella vita umana riportandoli in un lessico più attuale. Testo di Shakespeare Parafrasi oltraggi di fortuna i colpi di un destino avverso A chi si riferisce Ofelia quando parla di un animo nobile (v. 85)? ANALIZZARE 4 La frase Essere o non essere (v. 33) costituisce una figura retorica di significato. Quale? 5 Rintraccia nel monologo di Amleto tutti i vocaboli (sostantivi, aggettivi, avverbi, verbi) che esprimono dubbio e incertezza. 6 Quale figura retorica si trova nell espressione, pronunciata da Ofelia in riferimento ad Amleto, il miele delle sue flautate cortesie (v. 133)? Quale aspetto del protagonista evidenzia? INTERPRETARE 7 A tuo avviso, nel suo monologo Amleto riflette sulla condizione umana in una prospettiva laica oppure in base a una visione religiosa? Rispondi motivando il tuo parere. 8 Quale effetto espressivo sortisce, nel soliloquio di Amleto, il ricorso ai puntini di sospensione? 9 Ti sembra che Ofelia sia ancora innamorata di Amleto oppure no? Da quali elementi lo deduci? DIBATTITO IN CLASSE 10 Dubbi di portata così ampia come quello espresso dal protagonista sono definiti, dal suo nome, amletici . Quali possono essere oggi, secondo te, i dubbi amletici dell uomo, a cui non è possibile dare una risposta? Confrontati con i compagni. Essere o non essere Oggi pensavo a te noiosissimo Amleto che combinasti tante fesserie dopo aver perduto il bandolo del vivere concreto in questo mondo dove ci dibattiamo inutilmente 190 Anche il tragico dilemma amletico può trasformarsi in oggetto di divertimento. ciò che accade in una poesia di Aldo Palazzeschi (pseudonimo di Aldo Giurlani, 1885-1974), il quale dinanzi al dubbio se essere o apparire, vivere o morire afferma, con immediata ma non frivola leggerezza, la gioia di esistere e la necessità di saper ridere delle nostre inquietudini. Lungi dallo sposare la dolente filosofia del principe shakespeariano, il poeta, che scrive questi versi quando ha superato gli ottant anni, invita sé stesso e i lettori a non perdere mai il vitalismo e l ingenuità fanciullesca. Il testo è tratto dalla raccolta Cuor mio (1968). qualche volta con gioia e non di rado con malinconia per sapere che siamo e vivere che sia. Oggi è giornata bella per me tutto color di rosa intorno: il trionfo dell allegria. Quando mi sento lieto e soddisfatto ti rispondo: sono senz altro. CONSONANZE DISSONANZE ALDO PALAZZESCHI

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento