2 - Il potere

Il Seicento Verso le COMPETENZE COMPRENDERE 1 4 Riassumi il contenuto del testo in 5 righe. ANALIZZARE 2 Quali ambiti sensoriali vengono richiamati dal poeta attraverso le immagini e i paragoni presentati? Indica i versi in cui l attenzione è focalizzata sulla vista, sull olfatto e sull udito. INTERPRETARE 3 Dal testo emerge un sentimento amoroso appagato o frustrato? Spiega perché. in sintesi Il potere è l altro grande tema che attraversa l opera di Shakespeare. Egli lo affronta in chiave moderna, facendo emergere tutte le contraddizioni, sia a livello individuale sia dal punto di vista universale, senza necessariamente offrire una soluzione. Secondo l autore il potere è ciò che muove le azioni umane, in qualsiasi epoca storica, e per questo è presente in tutte le sue opere. Esso viene analizzato in tutti i suoi aspetti (il desiderio di possederlo, la sua conquista, le modalità in cui lo si esercita, la sua perdita), mostrando come spesso sia legato a un esito tragico. Enrico V è l unico sovrano che mostra capacità nel mantenere ed esercitare il potere, tanto che il dramma a lui dedicato ha un lieto fine. 170 Ti sembra che, nonostante l autore rifiuti i paragoni convenzionali, il sonetto contenga comunque una lode della donna? Argomenta la tua risposta. PRODURRE 5 SCRIVERE PER CONFRONTARE Confronta le scelte lessicali e il registro stilistico di questo sonetto con quelli del brano tratto da Romeo e Giulietta ( T1, p. 162) ed evidenzia le principali differenze, offrendo opportuni esempi tratti dai testi, in un elaborato di circa 30 righe. 2 Il potere Verso la modernità Il secondo grande tema che attraversa l universo shakespeariano riguarda le ragioni più profonde dell agire umano, spesso legate alla dimensione del potere. Anche in questo caso l autore si pone al crocevia tra i residui del mondo medievale, dominato dalla concezione di un destino umano governato dall influenza divina, e l emergere della mentalità moderna, caratterizzata dalla ricerca dell autonomia dell individuo. Shakespeare affronta questo nodo con una scrittura poetica estremamente problematica e un approccio universale evitando sia di risolvere le contraddizioni sia di prendere posizione per l una o per l altra delle visioni del mondo coinvolte. Una costante attraverso le epoche Shakespeare affronta il tema del potere fin dalle prime opere. Ma l argomento, trattato nei suoi diversi aspetti (la conquista del potere, la sua conservazione, il modo di esercitarlo, i motivi per cui lo si perde), è centrale in tutte le sue tragedie. Il potere è forse il motore principale delle azioni umane, variamente declinato attraverso le epoche in cui sono ambientate le vicende (dall età classica a quella medievale raccontata dalla tradizione cronachistica): Antonio pensa che il potere dipenda esclusivamente dalla sua persona e non dall istituzione (l Impero romano) che glielo ha affidato; Riccardo II crede che il titolo di re per diritto divino gli garantisca l obbedienza dei sudditi; Riccardo III, spinto dalla propria ambizione, pensa di poter ottenere tutto quello che vuole; re Lear è convinto che, anche dopo aver ceduto il regno alle figlie, il suo rango continuerà a garantirgli un potere illimitato, ma pagherà tale convinzione con la follia e la morte; Otello è un generale valoroso, ma si circonda di consiglieri infidi come Iago; Amleto, infine, non possiede una saldezza psicologica sufficiente per affrontare le responsabilità del potere. Shakespeare riesce a mettere in luce i molteplici aspetti del potere, consapevole del fatto che non esiste un unica modalità con cui esso si manifesta. Dai suoi drammi emerge come il mezzo per il compimento, spesso tragico, di pulsioni individuali quali l orgoglio o l ambizione. L eccezione di Enrico V Pochi sono i personaggi che sanno mantenere con successo il potere; tra questi va ricordato un vero e proprio eroe nazionale della tradizione inglese, Enrico V, sovrano d Inghilterra dal 1413 al 1422, celebrato per le sue capacità militari e politiche e in particolare per la vittoria di Azincourt contro la Francia (1415). Dopo una giovinezza dissoluta, Enrico V conquista tutte le virtù regali e cavalleresche degne di un sovrano ideale. Si tratta tuttavia di un caso atipico, al punto che il dramma si conclude con un lieto fine (il matrimonio tra il re e la cugina Caterina), fatto inconsueto per una tragedia.

Il tesoro della letteratura - volume 2
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento