Le parole chiave
I SAPERI fondamentali
RIFORMA
La riforma realizzata da Goldoni mediante le sue opere prevede il superamento della commedia dell’arte. Al posto del canovaccio, cioè una trama che indica in maniera sintetica e approssimativa lo svolgimento dell’azione, egli scrive il copione in ogni sua parte, togliendo spazio all’improvvisazione degli attori sulla scena. I personaggi, inoltre, non sono più maschere fisse immediatamente riconoscibili dagli spettatori e con le stesse caratteristiche in tutte le commedie, ma possiedono una personalità e una psicologia individuale e unica.
REALISMO
Secondo Goldoni il teatro, e soprattutto la commedia, deve rappresentare una realtà che lo spettatore possa riconoscere, in modo da comprendere le vicende e i valori trasmessi. Per questo motivo egli sceglie di ambientare le sue opere in contesti quotidiani e realistici, di mettere in scena vicende che possano far immedesimare lo spettatore e di caratterizzare i personaggi in modo che siano verosimili, cioè credibili, sia attraverso il linguaggio sia tramite i comportamenti.
DIALETTO
Goldoni utilizza spesso il dialetto nelle sue commedie, soprattutto in quelle ambientate a Venezia in contesti popolari. La scelta del dialetto risponde criteri realistici: nella realtà, infatti, la maggior parte delle persone, soprattutto di estrazione popolare, si esprime in dialetto e il suo utilizzo contribuisce a rendere i personaggi verosimili. Il dialetto, infine, permette di rendere in maniera efficace la semplicità e l’immediatezza delle riflessioni dei personaggi, perché è la modalità di espressione più spontanea e autentica in grado di far nascere la risata.
Il tesoro della letteratura - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento