L’autore

Niccolò Machiavelli

Li uomini sdimenticano più presto la morte del padre che la perdita del patrimonio

(Il Principe, XVII)

Un’opera letteraria o filosofica può conoscere nel tempo interpretazioni diverse, anche lontane dalle intenzioni dell’autore. Nessuno scrittore europeo ha vissuto questa sorte più di Machiavelli, il cui pensiero è diventato presto sinonimo di cinismo e crudeltà. Eppure egli non intende proporre ai regnanti un manuale di consigli immorali, ma insegnare loro, senza ipocrisie, le norme effettive della vita politica. Ciò non significa che Machiavelli le approvi: è solo l’intento di rappresentare la «verità effettuale della cosa» a spingerlo a non edulcorare la realtà e a non trasformarla secondo princìpi astratti.

Come le leggi della matematica, così quelle della politica hanno per lui un carattere immutabile: conoscerle e applicarle, per quanto sia ripugnante, è un dovere per l’uomo pubblico che voglia uscire indenne dai tumulti della vita associata.

Oggi ci affascina ancora il suo invito coraggioso a demistificare i luoghi comuni, a togliere alle cose e alle persone la maschera della finzione, e a cercare la verità anche quando è dolorosa o, al contrario, abbellita da false apparenze.

Il tesoro della letteratura - volume 1
Il tesoro della letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento