Li uomini sdimenticano più presto la morte del padre che la perdita del patrimonio
(Il Principe, XVII)
Li uomini sdimenticano più presto la morte del padre che la perdita del patrimonio
(Il Principe, XVII)
Un’opera letteraria o filosofica può conoscere nel tempo interpretazioni diverse, anche lontane dalle intenzioni dell’autore. Nessuno scrittore europeo ha vissuto questa sorte più di Machiavelli, il cui pensiero è diventato presto sinonimo di cinismo e crudeltà. Eppure egli non intende proporre ai regnanti un manuale di consigli immorali, ma insegnare loro, senza ipocrisie, le norme effettive della vita politica. Ciò non significa che Machiavelli le approvi: è solo l’intento di rappresentare la «verità effettuale della cosa» a spingerlo a non edulcorare la realtà e a non trasformarla secondo princìpi astratti.
Come le leggi della matematica, così quelle della politica hanno per lui un carattere immutabile: conoscerle e applicarle, per quanto sia ripugnante, è un dovere per l’uomo pubblico che voglia uscire indenne dai tumulti della vita associata.
Oggi ci affascina ancora il suo invito coraggioso a demistificare i luoghi comuni, a togliere alle cose e alle persone la maschera della finzione, e a cercare la verità anche quando è dolorosa o, al contrario, abbellita da false apparenze.
Il tesoro della letteratura - volume 1
Dalle origini al Cinquecento