Ad alta quota - volume 3

Ragazzini in un villaggio afghano. arriva a confluire nell Indo, giungono fino al mare. Le guerre e le occupazioni straniere hanno causato la fuga di milioni di persone, fenomeni tuttora in corso, che hanno portato all abbandono e alla parziale desertificazione del poco suolo coltivabile. LA POPOLAZIONE L ultimo censimento ufficiale nel Paese risale al 1979 e, nel frattempo, decenni di guerre hanno provocato la fuga e l esilio di milioni di afghani. Il tasso di natalità nel Paese è comunque molto alto e l età media è di soli 19 anni. Ordinamento dello Stato: repubblica islamica Nel XX e XXI secolo l Afghanistan ha vissuto una lunga serie di guerre e invasioni. Dopo essere stato un protettorato britannico, divenne indipendente nel 1919. Nel 1978 un colpo di Stato appoggiato dall esercito sovietico instaurò un regime comunista, che suscitò una lunghissima resistenza interna. Nel 1996 presero il potere i talebani, un movimento politico e militare islamico accusato di essere coinvolto in numerosi atti terroristici. Nel 2001, in risposta all attentato dell 11 settembre, l Afghanistan fu occupato dall esercito statunitense e dagli alleati della NATO (Geo Attualità, p. 126). Oggi è una repubblica islamica presidenziale, in cui però si garantisce libertà di culto a ogni religione. L identità etnica dei pashtun Il gruppo etnico maggioritario nel Paese è quello dei pashtun (o pathan, o afghani) che costituisce circa il 40% della popolazione. Altri gruppi consistenti sono quelli dei tagichi (intorno al 30%) e degli hazari, accanto ai quali ci sono minoranze uzbeche e turkmene. I pashtun parlano il pashto, che è lingua ufficiale del Paese insieme al dari, affine al farsi parlato in Iran. La religione dominante è quella musulmana sunnita, con una consistente minoranza sciita. Uno dei Paesi meno urbanizzati al mondo L Afghanistan ha uno dei tassi di urbanizzazione più bassi del mondo (25% circa), e le città sono poche e poco popolose. La capitale, Kabul, è l unica vera metropoli e conta oltre 4 milioni di abitanti (5 milioni nell area metropolitana). Oltre tre quarti della popolazione sono invece distribuiti in insediamenti sparsi di piccole o minime dimensioni. Anche per questo motivo, il Paese è difficilmente controllabile da parte del Governo centrale, la cui autorità raramente è riuscita a estendersi oltre l area della capitale. L ECONOMIA L Afghanistan è potenzialmente ricco di risorse, ma i danni causati da decenni di guerra, dai bombardamenti sovietici prima e degli eserciti occidentali poi, la guerra civile e la dittatura degli integralisti islamici talebani, hanno ridotto il Paese in condizioni economiche tra le peggiori al mondo. Un Paese fondamentalmente agricolo Quasi la metà della popolazione è attiva nel settore primario, che però contribuisce per meno di un quarto alla formazione del PIL. L allevamento di ovini, caprini e bovini, comprese le pregiate pecore karakul, fornisce latte, carne e lana. Dal sottosuolo si ricavano petrolio, gas naturale e alcuni minerali metalliferi; è attiva inoltre qualche miniera di diamanti. Poche industrie ma un artigianato di qualità Molte industrie afghane furono avviate durante l occupazione sovietica, con un primo sviluppo di impianti tessili, di zuccherifici, cementifici, fabbriche di scarpe e di beni di prima necessità. Fra le attività artigianali ha una certa importanza la fabbricazione di tappeti e di gioielli, gli unici prodotti afghani (a parte l oppio) ampiamente esportati all estero. Geo GRAFICI Composizione del PIL Il settore primario genera solo il 23% del PIL afghano, pur impiegando la maggior parte della popolazione. Quali condizioni geografiche e storiche spiegano tale contraddizione? PRIMARIO 23% TERZIARIO 56% SECONDARIO 21% Afghanistan 125

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