La lingue più parlate nel mondo sono cinese mandarino, inglese e spagnolo.
Le religioni più professate sono Cristianesimo e Islam, entrambe fedi monoteiste al pari dell’Ebraismo. Altre religioni praticate da numerosi fedeli sono Induismo, Buddismo, Confucianesimo e Taoismo.
La popolazione mondiale sta cambiando?
La popolazione mondiale è in aumento. Nei Paesi poveri la popolazione è giovane e la natalità elevata; nei Paesi ricchi la popolazione è più vecchia e la natalità è bassa.
I migranti lasciano il Paese di origine per sfuggire a guerre o carestie, o per cercare migliori condizioni di vita. Oggi sono circa 260 milioni.
Dove vive la popolazione mondiale e come si organizza?
La maggioranza della popolazione mondiale vive nelle città: il tasso di urbanizzazione ha superato il 50%. Esistono diversi tipi di aree urbane, in aumento soprattutto nei Paesi emergenti: metropoli, aree metropolitane, megacittà, conurbazioni e megalopoli.
Le relazioni tra Stati sono regolate da trattati e dalle organizzazioniinternazionali. L'ONU è la più grande organizzazione intergovernativa.
Su cosa si basa l’economia mondiale?
Nei Paesi ricchi si praticano l’agricoltura (estensiva o intensiva) e l’allevamento (estensivo o intensivo), che applicando le moderne tecnologie garantiscono una produzione abbondante. Nei Paesi poveri si praticano l’agricoltura e l’allevamento di sussistenza, che impiegano strumenti e tecniche tradizionali e che consentono solo la sopravvivenza di chi coltiva, e l’agricoltura dipiantagione, gestita da multinazionali straniere.
A seconda di ciò che produce, l’industria si suddivide in tre comparti: l’industriadi base (o “pesante”); l’industriadi trasformazione (o “leggera”); l’industriaavanzata, che realizza prodotti ad alta tecnologia.
Il settore terziario, quello cioè dei servizi e della produzione di beni immateriali, genera il 63% del PIL globale e dà lavoro a quasi la metà della popolazione mondiale.
Che cos’è la globalizzazione e quali sono le sue conseguenze?
Lo sviluppo dei trasporti, l’espansione dei commerci internazionali e intercontinentali, la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione hanno trasformato il mondo in un villaggioglobale, in cui prodotti, persone e idee superano i confini tra Stati (anche grazie alle aree di libero scambio).
I Paesi avanzati hanno ricevuto nuovi impulsi per la crescita della loro economia, hanno visto aumentare il PIL e crescere l’ISU.
In altri Paesi la globalizzazione ha avuto solo conseguenze negative (sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e dei lavoratori).