Geo ATTUALITÀ - La questione palestinese

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La questione palestinese

Fin dall’antichità gruppi di ebrei hanno vissuto nell’area dove si trovava il Regno di Israele (X secolo a.C. - I secolo d.C.), in seguito chiamata Palestina. La maggior parte della popolazione ebraica si disperse però dopo l’occupazione del Regno da parte dell’Impero romano, un’emigrazione di massa nota come diaspora ebraica.

Tra XIX e XX secolo si sviluppò il sionismo, un movimento che aspirava a creare uno Stato ebraico nel territorio di Israele. Nei primi decenni del XX secolo, sempre più ebrei emigrarono in Palestina, fondando insediamenti e convivendo con i palestinesi, la popolazione araba e musulmana che nel corso dei secoli si era stanziata nell’area. Centinaia di migliaia di ebrei vi si trasferirono durante la Seconda Guerra Mondiale per sfuggire allo sterminio nazista; con il progressivo aumento della popolazione ebraica si verificarono episodi di violenza tra ebrei e palestinesi.

Nel 1947 l’ONU propose una suddivisione della Palestina in due Stati, uno ebraico e l’altro palestinese, ma il piano fu rifiutato dai palestinesi e dalla Lega degli Stati arabi della regione. Nonostante questo, nel 1948 gli ebrei proclamarono la nascita dello Stato di Israele. Scoppiò così una guerra nella quale i vicini Stati arabi intervennero a fianco dei palestinesi e contro Israele. Il conflitto fu vinto dagli israeliani, che stabilirono i confini del nuovo Stato incorporando una porzione di territorio maggiore rispetto al piano dell’ONU. Nel 1967, dopo una nuova guerra contro gli Stati arabi, Israele strappò all’Egitto la Striscia di Gaza e alla Giordania la Cisgiordania, aree che avrebbero dovuto far parte dello Stato palestinese proposto dall’ONU e da allora chiamate Territori Palestinesi Occupati.

I palestinesi fondarono movimenti per contrastare l’occupazione e creare uno Stato palestinese. Il principale fu l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) che ingaggiò una guerriglia condotta anche con attentati e atti di terrorismo. Nel 1988 l’OLP dichiarò la nascita dello Stato palestinese, riconosciuto dagli Stati arabi ma non da Israele, che da allora ha represso svariate sollevazioni palestinesi, dette intifada (“rivolta”).

In seguito a pressioni internazionali, Israele ha concesso maggiore autonomia ai territori palestinesi. L’ONU e la comunità internazionale sono favorevoli a una “soluzione a due Stati”, ma le parti non trovano un accordo. Nel frattempo il Governo palestinese cerca un riconoscimento internazionale come Stato indipendente e nel 2012 l’Assemblea generale dell’ONU ha votato l’ammissione dello Stato di Palestina come Stato non membro osservatore.

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