LA NASCITA DELLA CARTOGRAFIA: eratostene e il reticolato geografico
Fin dall’antichità gli studiosi hanno ricercato sistemi per rappresentare il globo terrestre su una superficie piana.
Uno dei pionieri della cartografia, il greco Eratostene (284-192 a.C. circa), racchiuse il mondo allora conosciuto in un’ideale gabbia geometrica costituita da linee orizzontali e verticali che si intersecavano: veniva così tracciato uno dei primi esempi del cosiddetto reticolato geografico, che ancora oggi costituisce la base della cartografia.
I paralleli (1) sono le circonferenze che si ottengono immaginando di tagliare la sfera terrestre con un piano perpendicolare al suo asse di rotazione.
I paralleli corrono a una distanza fissa misurata in gradi a partire dall’Equatore (2) la circonferenza massima, lunga 40.076 km, che divide la Terra in due emisferi: a nord quello boreale, a sud quello australe. La distanza di un luogo dall’Equatore, espressa in gradi e misurata lungo il meridiano passante per quel punto, si chiama latitudine. Altri paralleli, oltre all’Equatore, hanno un nome proprio: i due Tropici, Tropico del Cancro (3) e Tropico del Capricorno (4), che dividono a metà ciascun emisfero e si trovano a circa 23° di distanza dall’Equatore; i Circoli Polari, Artico (5) a nord, Antartico (6) a sud, che si trovano a circa 66° dall’Equatore; i Poli, Polo Nord (7) e Polo Sud (8), nei punti estremi dell’asse intorno ai quali ruota la Terra. Fra l’Equatore e i Poli ci sono esattamente 90° di distanza.
I meridiani (9) sono le circonferenze (in realtà si tratta convenzionalmente di semicirconferenze) ottenute immaginando di intersecare il globo con un piano che passa per il suo asse di rotazione.
Fra i meridiani, quello fondamentale è il meridiano di Greenwich (10), il cosiddetto meridiano 0, che passa nei pressi di Londra. La distanza dal meridiano 0, anch’essa espressa in gradi e misurata lungo il parallelo passante per quel punto, si chiama longitudine. Latitudine e longitudine formano le coordinate geografiche: conoscendole è possibile individuare un punto nel reticolato che avvolge la superficie terrestre.