Geo CITTADINANZA - La strada per le energie "verdi"

Soddisfare l’80% del fabbisogno energetico con energie “verdi”: ecco l’ambizioso obiettivo tedesco, che si vuole raggiungere investendo in ricerca e sviluppo.

L’abbandono del carbone

La Germania possiede ricchi giacimenti di carbone ed è uno dei Paesi europei che ancora oggi utilizza maggiormente questo combustibile per produrre elettricità (circa il 37% del fabbisogno nazionale). Il problema principale legato all’uso del carbone è però di tipo ambientale, dato che si tratta di un combustibile molto inquinante, che rilascia fumi e sostanze nocive. Tra queste ci sono l’anidride solforosa, la principale responsabile delle piogge acide che provocano gravi danni alle foreste, e l’anidride carbonica, che liberata nell’atmosfera contribuisce a rafforzare l’effetto serra. Negli ultimi anni il Governo tedesco si è impegnato a ridurre l’energia prodotta dal carbone e ad aumentare la produzione di energia “verde”, cioè derivata da fonti rinnovabili e non inquinanti, come l’energia eolica, ovvero del vento, e quella solare.

Il programma di riconversione energetica

Per raggiungere questi obiettivi è stato varato un ambizioso programma di riconversione energetica volto a sviluppare il settore delle energie “pulite”, con l’intento di espanderlo fino a soddisfare l’80% del fabbisogno energetico nazionale entro il 2050. Nel 2017 la quota coperta dalle fonti rinnovabili ha raggiunto il 33%, un risultato notevole se si pensa che nel 2000 era solo al 6%. Inoltre la politica energetica tedesca prevede, in seguito a una delibera del Governo del 2000, il progressivo smantellamento di tutte le centrali nucleari presenti sul territorio entro un periodo compreso tra il 2022 e il 2027, decisione che, dopo un’iniziale marcia indietro, è stata ribadita nel 2011 alla luce delle conseguenze del grave incidente avvenuto nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, provocato dal terremoto dell’11 marzo 2011.

Come conseguenza di queste decisioni, negli ultimi anni in Germania si è registrata una notevole accelerazione della ricerca e dello sviluppo nel campo delle fonti energetiche rinnovabili, e ora il Paese è all’avanguardia in questo settore. È uno dei primi Stati al mondo per la produzione di energia eolica, con oltre 27 000 turbine, installate soprattutto nelle zone costiere del Mare del Nord e del Mar Baltico. Attualmente l’energia eolica copre il 16% del fabbisogno di energia elettrica nazionale.