Svizzera

Svizzera

La Svizzera confina a nord con la Germania, a est con il Liechtenstein e l’Austria, a sud con l’Italia e a ovest con la Francia.

Il territorio e il clima

Più della metà del territorio svizzero, in particolare la fascia meridionale e parte di quella centrale del Paese, è occupata dalle Alpi, a cui appartengono massicci montuosi molto elevati, con vette che superano i 4000 metri. Qui il clima è alpino, con inverni freddi e nevicate frequenti.

Più a nord si estende l’altopiano del Mittelland, caratterizzato da rilievi collinari e modeste montagne, dove si registra un clima continentale.

A ovest si innalza il complesso montuoso del Giura, che dà il nome a una delle regioni svizzere, con cime di altezza inferiore rispetto a quelle alpine. In Svizzera nascono due importanti fiumi: il Reno, che scorre verso nord, e il Rodano, che scorre verso la Francia; nasce in territorio svizzero anche il “nostro” Ticino, che forma il Lago Maggiore e prosegue poi in Italia.

I laghi sono numerosi e alcuni di essi anche molto estesi, come il Lago di Ginevra, che si trova in parte in territorio francese, il Lago di Costanza, che appartiene anche a Germania e Austria, e il Lago di Lucerna (o dei Quattro Cantoni), nella Svizzera Centrale.

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  Geo TOURING

Monte San Giorgio

Il Monte San Giorgio sorge tra i due rami principali del Lago di Lugano, al confine tra il Canton Ticino, nella Svizzera italiana, e la Lombardia. Dalla cima della montagna, a 1097 metri, si gode di una vista panoramica sul Lago di Lugano, sul Lago Maggiore e sulle Prealpi.

L’area su cui sorge la montagna era occupata, durante il Triassico, tra 245 e 230 milioni di anni fa, da una laguna marina, il cui fondale limaccioso costituiva l’ambiente perfetto per la conservazione dei resti fossili degli organismi animali e vegetali che la popolavano. Milioni di anni dopo, con l’orogenesi alpina, il fondale si è sollevato e ripiegato più volte su se stesso, e con esso i fossili rimasti intrappolati negli strati rocciosi. Finora ne sono stati trovati più di 10 000, appartenenti a 30 specie di rettili, 80 di pesci e 100 di invertebrati.

La vera “star” è il Ticinosuchus ferox (nella foto, una ricostruzione), un dinosauro carnivoro lungo 2,5 metri, il cui primo esemplare fossile è stato trovato sul Monte San Giorgio nel 1933. Il versante svizzero della montagna è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2003, e nel 2010 la tutela è stata estesa al versante italiano.

la storia e l’ordinamento politico

La nazione svizzera nacque nel 1291, quando alcuni territori si unirono a formare una Confederazione per sottrarsi alla dominazione austriaca; solo nel 1648 tuttavia la Confederazione, a cui si erano aggiunte nel frattempo numerose altre regioni, poté finalmente dichiararsi indipendente dal Sacro Romano Impero. Intanto, nel XVI secolo, la Svizzera era stata uno dei focolai da cui era partita la Riforma protestante.

Nel 1979 fu proclamata l’attuale repubblica federale, composta da 26 Stati che godono di ampia autonomia e che corrispondono perlopiù ai 23 cantoni storici, le tradizionali province svizzere (a eccezione di tre di essi che sono stati divisi in due parti).

Anche in Svizzera si tengono votazioni per eleggere parlamentari, ma in questo Paese la democrazia rappresentativa è affiancata dalla ben più antica democrazia diretta, cioè la facoltà dei cittadini di proporre, approvare e respingere le leggi direttamente, senza l’intermediazione dei parlamentari. Per fare questo i cittadini si servono di varie forme di consultazione popolare, come il referendum, che è presente anche nell’ordinamento costituzionale italiano ma che in Svizzera è molto più praticato, tanto che i cittadini svizzeri sono chiamati a votare referendum per approvare o respingere le norme più disparate anche tre o quattro volte all’anno.

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la popolazione

La popolazione svizzera si divide in quattro gruppi principali, che parlano le quattro lingue ufficiali dello Stato svizzero: tedesco, italiano, francese e romancio. Quest’ultima è una lingua neolatina parlata da alcune decine di migliaia di persone nel Cantone dei Grigioni, ed è simile al ladino diffuso sulle Alpi Orientali italiane. Ciascuna di queste popolazioni abita nella regione più vicina allo Stato in cui si parla quella lingua: ecco perché, spesso, si parla di Svizzera italiana, Svizzera francese e così via.

Le religioni più praticate sono il Cattolicesimo e il Protestantesimo della Chiesa riformata svizzera.

L’immigrazione sul territorio svizzero è sempre stata intensa: oggi il 25% della popolazione è formato da immigrati (tra i quali circa 300 000 italiani).

Le città più importanti ospitano enti e istituti di rilevanza internazionale

La capitale del Paese è Berna (146 000 abitanti, oltre 400 000 nell’area metropolitana). Il suo splendido centro storico medievale, dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, sorge su una collina circondata dal fiume Aare e vanta numerose fontane, facciate in mattoni, vicoli e torri storiche, oltre a 6 chilometri di portici.

Il principale centro economico, oltre che la città più popolosa, è invece Zurigo (402 000 abitanti), situata nel cuore della Svizzera all’estremità settentrionale dell’omonimo lago. Sede delle più importanti banche e società finanziarie del Paese (e del mondo intero), la città è anche un polo culturale molto attivo, con numerosi musei di cui gran parte dedicati all’arte.

Altra importante città è Ginevra (198 000 abitanti), situata sull’omonimo lago. Quartier generale delle Nazioni Unite, ospita importanti enti e organizzazioni internazionali.

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l’economia

L’economia svizzera è molto sviluppata e all’avanguardia in tutti i settori, nonostante la scarsità di materie prime.

L’agricoltura viene praticata su poco più di un terzo del territorio, mentre i boschi ne coprono quasi altrettanto. È molto sviluppato l’allevamento bovino, che sostiene una fiorente industria alimentare (latte, formaggi ecc.). Il Governo incentiva con abbondanti sussidi l’agricoltura, l’allevamento e la silvicoltura, considerate attività strategiche sia per i loro prodotti sia per la tutela dell’ambiente.

L’industria si concentra sui settori dell’alta tecnologia e della meccanica di precisione, come i famosi orologi o gli strumenti ottici, nonché nel campo chimico. La Svizzera è anche la patria dell’industria di trasformazione del cioccolato: “inventato” a Vevey, cittadina della Svizzera francese, il cioccolato sotto forma di tavoletta (prima si consumava soprattutto come bevanda) venne commercializzato dal 1819.

Il terziario è caratterizzato da servizi molto avanzati che garantiscono ai cittadini un’elevata qualità della vita. In particolare, rivestono un’enorme importanza a livello internazionale i gruppi bancari, finanziari e assicurativi, che accolgono la maggior parte dei capitali di tutto il mondo. Sviluppato anche il turismo.

Geo ATTUALITÀ

Segreto come una banca

Una parte consistente delle ricchezze e dei tesori di tutto il mondo è custodita in un unico Paese: la Svizzera. Le banche svizzere sono molto discrete riguardo all’identità dei propri clienti, opponendo a chiunque voglia indagare in merito il cosiddetto “segreto bancario”. Questa pratica, unita alla storica neutralità della Svizzera in campo politico, diplomatico e militare, ha fatto la fortuna del settore bancario, che oggi genera oltre il 6% del PIL del Paese e dà lavoro a circa 150 000 persone.

Il denaro depositato in una banca svizzera è dunque considerato al sicuro da ogni genere di pericolo, compresi eventuali controlli da parte degli agenti delle tasse di Stati stranieri. Gli altri Paesi criticano questa politica perché può essere sfruttata non solo da chi vuole evadere il fisco ma anche dalla criminalità, che usa i conti svizzeri per trasferirvi il denaro guadagnato con pratiche illegali, per poi investirlo; una pratica definita “riciclaggio di denaro sporco”. Nel 2009 il Parlamento svizzero ha approvato una legge che consente di condividere informazioni bancarie con le autorità dei Paesi con cui sono stati stipulati accordi specifici. Nel 2016 è entrato in vigore un accordo di questo genere tra Svizzera e Italia.

Ad alta quota - volume 2
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