Geo STORIA - La Guerra “bianca”

IL TURISMO FA PROSPERARE LA MONTAGNA Nel corso del XX secolo l organizzazione tradizionale i della vita e del lavoro è stata stravolta in gran parte d Europa. Lo sviluppo di un economia basata su industria e servizi ha aumentato le differenze tra la popolazione residente in montagna e quella che vive nelle regioni pianeggianti, in termini di tenore di vita, opportunità di lavoro e accesso ai servizi avanzati. in pianura, infatti, che si trovano la maggior parte delle attività produttive e i servizi come scuole specializzate, laboratori e ospedali. Si è così verificato un progressivo spopolamento delle aree montane, che in Italia ha assunto notevoli proporzioni soprattutto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. In mol- Geo STORIA ti centri montani la popolazione si è ridotta talmente tanto da trasformarli addirittura in paesi fantasma completamente disabitati. Dalla fine del XX secolo la crisi che ha colpito la vita di montagna si è attenuata e in molti casi le località montane hanno ricominciato a prosperare. Tutto questo grazie al crescente interesse per le bellezze naturalistiche della montagna e alla diffusione degli sport invernali e di altre attività da praticare all aria aperta. Molti paesi di montagna sono così diventati frequentate località turistiche. Grazie all attenzione crescente verso i prodotti gastronomici di qualità, anche le tradizionali produzioni di carni e formaggi sono oggi oggetto di una grande ripresa. La Guerra bianca Tra il 1915 e il 1918 le Alpi Centro-Orientali furono teatro di alcune delle battaglie più sanguinose della Prima Guerra Mondiale, combattute tra l esercito italiano e quello austro-ungarico. La linea del fronte si sviluppava dal Passo dello Stelvio, in Lombardia, alla costa adriatica in Friuli-Venezia Giulia, passando per il Trentino e il Veneto. La vita era durissima: i soldati stavano appostati nel fango gelato per giorni, anche con temperature che sfioravano i 35 °C sotto lo zero, per poi essere mandati all assalto, spesso male equipaggiati, per conquistare pochi metri di terreno. I due schieramenti edificarono un vasto sistema di strutture: trincee, bunker, forti, tunnel sotterranei. Sebbene molte di queste costruzioni siano cadute in rovina, altre sono state restaurate e aperte al pubblico. La montagna 31

Ad alta quota - volume 1
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L’Italia e l’Europa