Il settore secondario in Italia

L IZ ZO C O N O S C O E LO C A Il settore secondario in Italia Il settore secondario coinvolge poco TUTTi INCLUSI più di un quarto dei lavoratori italiani e produce una quota analoga della ricchezza nazionale. dunque un settore forte, anche se con una lieve tendenza alla diminuzione, in modo simile a ciò che accade negli altri Paesi europei con un economia avanzata. L INDUSTRIA ITALIANA ORGANIZZATA IN TRIANGOLI E DISTRETTI In Italia la prima area industriale moderna si sviluppò all inizio del XX secolo, nel Nord-Ovest, nel cosiddetto triangolo industriale Milano-Torino-Genova: sorsero qui i grandi complessi siderurgici, chimici, meccanici che hanno fatto la storia dell industria italiana, come la Fiat di Torino, l Italsider di Genova, la Monte- dison, la Breda e la Pirelli di Milano. Fu verso queste fabbriche che si diressero i grandi flussi migratori degli anni 50 e 60 del XX secolo, provenienti soprattutto dalle regioni del Sud, poco o per nulla industrializzate. Nei decenni successivi tra Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia si è affermato un nuovo triangolo industriale che propone un modello innovativo, quello del distretto: non più poche grandi industrie che concentrano al proprio interno l intero ciclo produttivo, ma tante fabbriche piccole e medie, distribuite su un area piuttosto ampia, che operano in rete l una con l altra, occupandosi ciascuna di una sola delle fasi produttive o delle specializzazioni in un determinato settore (in questo caso tessile, meccanico e dell abbigliamento). Questo modello di industrializzazione si estende anche a fasce della Toscana, delle Marche e dell Abruzzo, su una base di solida tradizione manifatturiera e artigianale. Caratteristica in Italia è la compresenza di grandi imprese nazionali i li e multinazionali ltinazionali e di una fitta rete di piccole e medie imprese, ese, spesso capaci di reagire più rapidamente alle richieste este del mercato, anche mondiale, ma con una minore e disponibilità di capitali e dunque di ricchezze da investire nvestire in tecnologie avanzate. Il Sud ha avuto uno sviluppo incerto L Italia Meridionale ha conosciuto uno sviluppo industriale più incerto per ragioni molto complesse, tra cui condizioni storiche e ed economiche poco favorevoli e povertà di infrastrutture utture indispensabili per far nascere un mercato. Anche he il tentativo dello Stato di impiantare poli industriali ali petrolchimici e siderurgici intorno a Napoli, a Brindisi, isi, a Taranto e in Sicilia non ha dato i risultati sperati e ha incontrato mille difficoltà. Sulla base di risorse e vocazioni tradizionali del territorio, in Puglia e in Campania si sono affermati interessanti distretti ti dell industria agroalimentare, ma anche dell abbigliamento e delle calzature. Ge o ATLANTE Confronta la carta con quella che trovi a pagina 27 dell Atlante. In quali regioni si concentrano i distretti industriali italiani? 200 00 UNIT 9 U

Ad alta quota - volume 1
Ad alta quota - volume 1
L’Italia e l’Europa