Geo CITTADINANZA - La società oggi

Geo CITTADINANZA La società oggi La società italiana sta cambiando: gli anziani aumentano e i giovani sono sempre meno, anche perché molti si recano all estero per cercare lavoro. Nel frattempo, sempre più giovani stranieri arrivano in Italia: uno scambio ricco di opportunità e di sfide per il futuro. GLI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE NON SONO AUTOMATICAMENTE CITTADINI ITALIANI Gli immigrati di seconda generazione presenti in Italia, cioè i nati sul territorio italiano da genitori stranieri, non acquisiscono automaticamente la cittadinanza italiana. Sono quasi un milione i giovani sotto i 18 anni che, pur essendo nati e cresciuti nel nostro Paese, si trovano in questa situazione e il loro numero è destinato ad aumentare. Da alcuni anni è in corso un acceso dibattito per modificare la legge sulla cittadinanza: una delle proposte è quella di adottare il principio dello ius soli ( diritto del suolo ), in base al quale i nati in Italia sarebbero automaticamente cittadini italiani. IL MONDO DELLA RICERCA ITALIANA SOFFRE PER LA FUGA DEI CERVELLI LA POPOLAZIONE ITALIANA INVECCHIA L età media della popolazione italiana continua ad aumentare: ciò significa che in futuro gli anziani saranno sempre più numerosi in rapporto ai giovani. Questo crea gravi problemi per lo Stato, che deve garantire le pensioni e l assistenza sanitaria, via via con maggiori difficoltà perché saranno sempre meno i giovani che lavoreranno e pagheranno le tasse che servono per finanziare questi servizi. Secondo alcune teorie, una soluzione a questi problemi potrebbe essere offerta dal fenomeno dell immigrazione: gli stranieri che arrivano in Italia sono mediamente molto giovani, e il loro lavoro contribuirebbe a garantire il mantenimento dei servizi essenziali per tutti. 176 UNIT 8 Negli ultimi anni un sempre maggior numero di giovani italiani, spesso appena laureati, si trasferisce all estero in cerca di un lavoro adeguato al titolo di studio e alle proprie aspirazioni. Molti sono scienziati e ricercatori che, non avendo ottenuto uno sbocco professionale nelle università italiane, trovano opportunità lavorative negli istituti universitari stranieri o nei reparti di ricerca e sviluppo di aziende estere. Questo movimento migratorio è comunemente definito fuga di cervelli . I ricercatori italiani all estero compiono spesso importanti scoperte di cui beneficiano le realtà straniere per cui lavorano, mentre le università e le aziende italiane rimangono prive di queste valide risorse.

Ad alta quota - volume 1
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L’Italia e l’Europa