gli stabilimenti si concentrano nelle regioni industriali
Osservando la carta puoi notare alcune importanti caratteristiche dell’industrializzazione europea: per esempio che le industrie sono concentrate in alcune aree o regioni industriali, nelle quali si trovano stabilimenti di vario genere.
L’asse industriale occidentale ha il suo fulcro nelle aree che ospitavano un tempo i grandi giacimenti carboniferi, importante materia prima per la produzione industriale: il Regno Unito, il Belgio e soprattutto la regione della Ruhr, in Germania. Oggi le miniere europee sono meno sfruttate, ma in queste aree si trovano ancora i maggiori stabilimenti siderurgici per la produzione di acciaio.
Molto industrializzate sono anche la vasta regione intorno al delta del Reno, da Anversa (in Belgio) a Groninga (nei Paesi Bassi), l’agglomerato di Parigi, la Lorena francese, l’Italia Centro-Settentrionale (in particolare la Pianura Padana). È la parte d’Europa dove, non a caso, si concentrano i maggiori porti, le grandi città, le più importanti vie di comunicazione. Altre aree di insediamento industriale sono la Svezia Meridionale, la Danimarca, Amburgo e la Sassonia (in Germania), la Slesia (in Polonia) e la Boemia (nella Repubblica Ceca).
Un terzo asse industriale comprende a est i poli di San Pietroburgo e Mosca (in Russia) e il bacino carbonifero del Donbass, in Ucraina.