Che cos’è il clima?

CONOSCO

Che cos’è il clima?

Il clima è caratterizzato dalle condizioni meteorologiche che si verificano e si ripetono in un determinato luogo nel corso di un lungo periodo di tempo. Il clima rappresenta infatti una sorta di media del “tempo che fa” in quel luogo.

Temperatura, precipitazioni, umidità e venti descrivono tempo e clima

Per descrivere il clima di una regione si devono prendere in considerazione gli stessi elementi che determinano il tempo meteorologico:

  • la temperatura;
  • le precipitazioni;
  • l’umidità;
  • i venti.

Osservando per un periodo di tempo di qualche decina di anni come cambiano questi fenomeni nel corso delle stagioni è possibile ricavare dei valori medi che sono tipici di quella regione: ogni anno un dato mese sarà il più caldo, una stagione la più umida, un periodo il più ventoso; e ogni anno sarà simile il totale delle piogge cadute o il numero dei giorni di sole.

Temperatura, precipitazioni, umidità e venti sono quindi gli elementi che ci permettono di descrivere non solo “che tempo fa” in un determinato momento (“sta piovendo”, “soffia il vento”), ma anche il clima che caratterizza periodi di tempo più lunghi e territori più estesi (“una regione con estati umide”).

Il calore di terra, acqua e aria forma le nuvole e i venti

Tutti i fenomeni meteorologici, come il vento, la pioggia e la neve, si verificano nell’atmosfera, cioè nell’involucro d’aria che avvolge il nostro pianeta, e più precisamente nella sua fascia più vicina alla Terra, la troposfera, che arriva in media fino a un’altezza di 10-12 chilometri (Atlante, p. 29). È qui che si formano i venti e le nuvole, soprattutto in conseguenza del riscaldamento (per opera del Sole) dell’aria, della superficie terrestre e dell’acqua di oceani, mari e laghi.

Terra, acqua e aria si comportano in modo diverso.

  • La terra, solida, si riscalda velocemente e altrettanto velocemente rilascia il calore.
  • L’acqua, liquida, accumula lentamente il calore e lo disperde in modo graduale; inoltre, quando viene riscaldata, cede umidità all’aria tramite il processo di evaporazione (una certa quantità d’acqua si trasforma cioè in vapore acqueo).
  • L’aria, aeriforme, diventa più leggera (cioè diminuisce la sua densità) all’aumentare della temperatura. Anche l’aria, infatti, è materia e quindi ha un peso (pensa a quanto è alta la “colonna” d’aria che grava sulla nostra testa): pesa di meno se è più calda, perché con il calore si espande e diventa meno densa, mentre pesa di più se è più fredda, perché diminuisce il suo volume, diventando più densa.

È proprio l’interazione tra masse solide, liquide e gassose che hanno accumulato quantità di calore diverse a originare i fenomeni atmosferici. L’acqua del mare, infatti, scaldata dal Sole, trasmette calore e umidità all’aria soprastante, che diventando più leggera tende a salire, incontrando via via temperature più basse; il vapore acqueo, poi, raffreddandosi, si condensa trasformandosi in minuscole goccioline d’acqua che formano le nuvole.

Queste si muovono verso la terraferma portate dai venti e quando incontrano masse d’aria di temperatura diversa originano le precipitazioni: se le goccioline da cui sono composte si aggregano in gocce più grandi provocano la pioggia, se invece ghiacciano formano la neve e la grandine (Atlante, pp. 36-37).

Anche i venti si originano come conseguenza delle diverse temperature di terra, aria e acqua. Durante il giorno la terra si riscalda più velocemente e l’aria sovrastante aumenta la sua temperatura, diventa più leggera e sale, “liberando” il posto per l’aria più fresca presente sul mare: si crea così un vento che dal mare soffia verso la terraferma. Di notte avviene il contrario, perché il mare trattiene più a lungo il calore accumulato durante il giorno e durante la stagione calda: l’aria più fresca soffierà quindi dalla terraferma. Un fenomeno simile dà origine a venti periodici stagionali che d’estate spirano dal mare verso la terraferma e d’inverno in verso contrario.

 >> pagina 139 

L’aria ha un peso: la pressione atmosferica

Descrivendo i processi che originano i venti e le piogge, abbiamo visto che ha un ruolo fondamentale la variazione del peso dell’aria sulla superficie terrestre, che determina le variazioni della pressione atmosferica. Dalle Scienze sappiamo infatti che la pressione è data dal rapporto fra il peso di un oggetto o di una sostanza (in questo caso l’aria) e l’area della superficie su cui esso grava (nel nostro caso la superficie terrestre).

I meteorologi sanno che la pressione atmosferica è un elemento chiave delle previsioni del tempo:

  • le zone di bassa pressione sono quelle dove l’aria è più leggera, quindi più calda e umida, e dove è perciò probabile che si stiano formando delle nuvole;
  • le zone di alta pressione sono invece quelle dove l’aria è più pesante, fredda e secca, e il cielo è quindi sereno.

Tra zone caratterizzate da diversa pressione atmosferica si determinano, come abbiamo visto, spostamenti di masse d’aria, ovvero i venti, che spostano le nuvole da una zona all’altra.

 >> pagina 140 

il clima dipende dalla Posizione geografica

Come abbiamo visto, il clima di una regione dipende dalla temperatura, dai venti, dall’umidità e dalle precipitazioni. Questi elementi però, a loro volta, sono condizionati dalla posizione che occupa sulla superficie terrestre la regione considerata.

Latitudine e altitudine condizionano la temperatura

La temperatura è in genere più alta nella fascia dell’Equatore, dove i raggi del Sole raggiungono la Terra quasi perpendicolarmente e quindi risultano più intensi, mentre si abbassa man mano che ci si sposta verso i due Poli, dove i raggi solari giungono molto inclinati e, distribuendosi su una superficie più ampia, scaldano di meno. La latitudine di un luogo, cioè la sua distanza (verso nord o verso sud) dall’Equatore, è quindi un elemento che influisce sul clima, perché da essa dipende la temperatura di un luogo.

La temperatura però cambia anche in base all’altitudine: l’aria riceve calore soprattutto dalla terra o dal mare, e per questo salendo di quota è in genere meno calda; aumentando l’altitudine, inoltre, diminuisce la pressione atmosferica, perché diminuisce la quantità di aria che grava su ogni singolo punto. Questi fenomeni spiegano, per esempio, perché in montagna le temperature sono mediamente inferiori e le precipitazioni maggiori: l’aria è più fredda e la pressione è inferiore.

Distanza dal mare e disposizione dei rilievi influiscono sul clima

I venti e le piogge si originano in presenza di estese masse d’acqua che cedono all’aria la loro umidità (ocea­ni, mari, grandi laghi): ecco perché le regioni vicine ai mari sono in molti casi più ventose e piovose, mentre quelle lontane possono avere un clima più secco. I grandi bacini funzionano inoltre come serbatoi di calore: lo accumulano d’estate e lo disperdono lentamente d’inverno, rendendo meno rigida la temperatura.

Oltre alla distanza dal mare, influisce sul clima di una regione anche la disposizione dei rilievi. Le catene montuose infatti possono rappresentare una barriera che blocca i venti e le nuvole provenienti dal mare: sulla costa si avrà così un clima ventoso con frequenti precipitazioni, mentre dall’altra parte delle montagne, magari a poca distanza, venti e piogge possono essere meno frequenti.

La Terra ha una grande varietà di climi

Poiché la posizione geografica condiziona fortemente il clima, luoghi che si trovano alla stessa latitudine e alla stessa altitudine avranno probabilmente un clima simile: un territorio, anche molto ampio, che si estende tutto alla stessa latitudine, sarà caratterizzato al suo interno da un clima uniforme (se non variano troppo l’altitudine e la distanza dal mare e dai rilievi). Questo spiega come i geografi siano in grado di classificare i molti tipi di clima del nostro pianeta riunendoli in cinque fasce climatiche principali.

Questa prima, ampia suddivisione riguarda la Terra nel suo complesso e prende in considerazione come criterio la distanza dall’Equatore (latitudine), quindi la temperatura:

  • nelle terre più vicine all’Equatore, fino ai Tropici, si ha un clima caldo;
  • fra i Tropici e i due Circoli Polari si parla di clima temperato;
  • ai Poli si ha un clima freddo.

Se pensiamo però a quanto sono vasti i territori compresi in ognuna di queste fasce, a quanto possono essere distanti tra loro, ai diversi fattori che influenzano il clima, è facile capire come all’interno di ogni fascia climatica esistano aree con condizioni climatiche diverse: per esempio, un clima caldo può essere piovoso arido; una regione a clima temperato avrà zone più fredde in montagna e altre meno fredde in pianura o vicino al mare; un territorio compreso nella fascia temperata potrà essere più vicino ai Tropici, quindi mediamente più caldo, o al Circolo Polare, quindi tendenzialmente più freddo.

Ecco perché, anche se le fasce climatiche principali sono cinque, sulla Terra esistono molte più aree climatiche: regioni più ristrette che, oltre alla latitudine, hanno in comune altre caratteristiche (la vicinanza a un mare, l’altitudine ecc.) e quindi presentano climi più simili.

 >> pagina 141 

clima e ambiente naturale si influenzano a vicenda

Gli elementi principali che contraddistinguono il clima di una regione (precipitazioni, vento, umidità e temperatura) influenzano anche la flora e la fauna che in essa vivono. Ecco perché a ogni tipo di clima si associano uno o più ambienti naturali caratteristici: un territorio umido e ricco d’acqua, per esempio, favorisce la crescita di una vegetazione fitta e rigogliosa; in una regione ghiacciata tutto l’anno non ci saranno né prati né alberi; la fauna presente in un luogo caldo sarà diversa da quella di un luogo freddo. Conoscendo il clima di una regione, si può quindi immaginare a grandi linee com’è l’ambiente che la caratterizza; terre lontane ma con un clima simile avranno ambienti naturali simili.

Esiste anche una relazione inversa tra clima e vegetazione: le foreste, per esempio, contribuiscono a mantenere l’umidità delle terre che coprono; quindi, se sono molto estese, influenzano in modo determinante il clima locale.

GUIDA ALLO STUDIO

Geo CONCETTI CHIAVE

1 Quali elementi determinano il clima?

2 Come si formano le nuvole?

3 Da quale fenomeno hanno origine i venti?

4 Che differenza c’è tra alta e bassa pressione?

5 In quale modo latitudine e altitudine influiscono sul clima?

6 Che cosa sono le fasce climatiche? E le aree climatiche?

Geo WORDS

Atmosfera / Atmosphere • Troposfera / Troposphere • Evaporazione / Evaporation • Pressione atmosferica / Atmospheric pressure • Fascia climatica / Climate region • Area climatica / Climate zone

Ad alta quota - volume 1
Ad alta quota - volume 1
L’Italia e l’Europa