SCOPRI L'OPERA - Pantheon
ROMANI
Che cosa sappiamo?
Il tempio è dedicato a tutti gli dèi, come ricorda la denominazione “Pantheon” che deriva dal greco pan (“tutto”) e theòs (“dio”).
Viene edificato nel II secolo d.C. per volontà dell’imperatore Adriano nelle forme attuali, in sostituzione di un altro edificio distrutto da un incendio. Il primo Pantheon era stato infatti costruito nel I secolo a.C. dal console Marco Vipsanio Agrippa, genero e collaboratore dell’imperatore Augusto.
Che cosa vediamo?
Il portale in bronzo dell’ingresso è preceduto da un pronao, con porticato formato da tre file di colonne, sormontato da un timpano. Nella trabeazione l’iscrizione ricorda Agrippa, il primo committente del tempio.
leggiamo l’opera
La cella. Varcato il portale si entra in un ambiente maestoso: è una cella immensa a pianta circolare sormontata da una grande cupola. Lungo il perimetro interno si aprono alcune nicchie, che ospitavano un tempo statue di divinità.
La cupola. La cupola è alta da terra 43 metri, la stessa misura del diametro del pavimento: dunque in questo spazio può idealmente essere contenuta una sfera perfetta. La cupola è composta da cassettoni (o lacunari): 28 incavi riquadrati disposti in 5 file circolari che si restringono verso l’alto. L’oculo al centro della volta è un’apertura di quasi 9 metri di diametro, da cui entra la luce. Il 21 aprile, giorno della fondazione di Roma, a mezzogiorno in punto il fascio luminoso colpisce l’ingresso del tempio.
Il pavimento e le pareti. I rivestimenti sono in pregiati marmi policromi. Sono però andate perdute le decorazioni in bronzo, comprese le lamine dorate che rivestivano l’esterno della cupola e le rosette che ornavano i cassettoni della volta.
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi