Che cosa vediamo?
Oggi è visibile solo una parte degli edifici dell’acropoli di Atene, perché molti sono andati distrutti. Alcuni rilievi e sculture sono custoditi nei musei, mentre è andata perduta la pittura che rivestiva i marmi.
L’acropoli. Alla “città alta” si accede dalla Via Sacra, una strada cittadina che veniva percorsa dalle processioni religiose. Su uno sperone di roccia sulla destra sorge il Tempietto di Atena Nike (“Atena vittoriosa”), eretto dall’architetto Callicrate in stile ionico. Il monumentale ingresso all’acropoli è segnato dai Propilei (“davanti alla porta”), una costruzione simile a un tempio realizzata dall’architetto Mnesicle. A sinistra dei Propilei c’è l’edificio della Pinacoteca, dove si custodivano i dipinti di celebri pittori dell’epoca.
Oltrepassate le colonne dei Propilei, si incontrava la colossale Atena Promachos (“Atena che combatte in prima linea”), una grande statua in bronzo dorato alta 7,5 metri, posta su un alto piedistallo. Purtroppo è andata perduta, come altre opere in bronzo e metalli preziosi, che sono state fuse.
Sul margine sinistro dell’acropoli c’è l’Eretteo, un tempio dedicato a varie divinità, costruito su progetto di Filocle dopo la morte di Pericle. Su un lato dell’edificio si apre la Loggetta delle Cariatidi, dove sei statue raffiguranti figure femminili fungono da colonne.