LE TECNICHE - Il cinema

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Il cinema

Il termine cinematografo deriva dal greco, attraverso l’unione delle parole kìnema, movimento, e gràfo, descrivere: significa, insomma, “descrizione in movimento”. I primi a impiegare la parola furono due fratelli francesi, Louis e Auguste Lumière, che in seguito preferirono la forma abbreviata “cinema”, che ancora oggi si utilizza.

Materiali e procedimenti

Per comprendere come funziona una tecnica complessa come quella cinematografica, bisogna tenere presente che l’occhio umano percepisce il movimento quando guarda un gruppo di immagini in serie proiettate alla velocità di almeno 16 fotogrammi al secondo. Per questo motivo erano in commercio semplici dispositivi, simili a scatole, all’interno dei quali immagini riprodotte su un disco giravano molto velocemente, dando l’illusione del movimento all’osservatore che guardava dentro la scatola attraverso un buco.


Macchina da presa e proiettore. Alla base dell’invenzione dei fratelli Lumière, però, ci sono altre due osservazioni tecniche. Le immagini devono essere:

  • riprese in rapida successione: per questo il cinema nacque quando i tempi di esposizione fotografica diminuirono sensibilmente, dalle 8 ore delle prime fotografie fino a pochi secondi;
  • proiettate su una superficie.

Infine, i fratelli Lumière inventano un meccanismo che permette alla pellicola – su cui sono impresse le immagini – di scorrere fluida e senza scatti, sia nella macchina da presa, utilizzata per riprendere le immagini, sia nel proiettore, utilizzato per mostrarle.

La storia

Il primo film dei Lumière. Il cinema ha una vera e propria data di nascita: il 28 dicembre 1895 i fratelli Lumière proiettano per la prima volta in pubblico un brevissimo film: L’uscita dalle officine Lumière. Come indica il titolo, ritraeva gli operai che uscivano dalla fabbrica di materiali fotografici Lumière. Anche se era composto da un’unica inquadratura ed era lontanissimo dall’idea di cinema a cui siamo abituati oggi, conteneva già gli elementi fondamentali di una ripresa cinematografica: immagini di soggetti in movimento in un contesto reale. In breve la rivoluzione fu enorme e destinata a un grande e rapido successo: costituiva l’evoluzione naturale della fotografia e insieme un fantastico intrattenimento, molto più economico di una produzione teatrale o di un concerto.


Il cinema muto. Se i Lumière inventano il procedimento tecnico, bisognerà aspettare il Novecento perché il cinema diventi quello che conosciamo oggi: non più riprese di breve durata di persone in movimento, ma una nuova forma di teatro, uno spettacolo con una storia complessa da raccontare impersonata da attori. Fino al 1927 si trattò di uno spettacolo silenzioso: i film erano muti, ma per far comprendere la storia i fotogrammi erano intervallati da cartelli scritti, mentre in sala un pianista o un’orchestra suonavano per accompagnare le immagini.


La moderna industria del cinema. Prima in Europa e poi negli Stati Uniti con la fondazione di Holly- wood, il quartiere degli studi cinematografici alla periferia di Los Angeles, il cinema si trasforma in una vera e propria industria, che attinge a storie di ogni tipo: da curiosità tecnica diventa uno spettacolo per tutti, capace di farsi portavoce non solo di divertimento, ma anche di messaggi politici, culturali o sociali.

Le vie dell'arte - volume B
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Dalla preistoria a oggi