La vivacità artistica e culturale della seconda metà dell’Ottocento influenza anche l’aspetto delle città. I centri cittadini, che spesso avevano ancora l’impianto medievale caratterizzato da un labirinto di stradine, sono riprogettati in maniera più moderna, grazie anche ai piani regolatori: interi quartieri vengono demoliti e ricostruiti secondo precise regole decise dai governi.
I cambiamenti sono dettati da ragioni precise:
- lo sviluppo industriale e commerciale, che aveva spinto gli abitanti ad abbandonare le campagne e a concentrarsi in città, causando un sovraffollamento che rende difficile mantenere l’ordine pubblico in caso di proteste o manifestazioni;
- la richiesta, da parte delle classi medio-alte, di spazi urbani adeguati alla loro posizione sociale e, insieme, di spostamenti facilitati lungo ampi assi stradali.