IN VISITA A… Palazzo Stoclet

dove siamo?

Palazzo Stoclet è un edificio che si trova in un elegante quartiere alla periferia di Bruxelles, la capitale del Belgio.

che cosa sappiamo?

Nel 1904 il ricchissimo finanziere Adolphe Stoclet commissiona la costruzione della sua nuova residenza di famiglia a Josef Hoffmann, uno dei principali architetti della Secessione viennese. Stoclet è un collezionista d’arte e vuole un palazzo in cui ricevere e stupire i suoi ospiti, ma anche esporre al meglio le sue collezioni. L’architetto organizza ogni parte dell’edificio: si occupa della pianta, ovviamente, ma anche dei rivestimenti e dei pavimenti e persino dei più piccoli dettagli, dalle lampade alle stoviglie. Il palazzo viene terminato nel 1912.

Nella sala da pranzo lavora invece il pittore Gustav Klimt, che esegue una decorazione di grande effetto. Insieme, l’architetto e il pittore realizzano il sogno di creare un’opera d’arte totale, esempio perfetto della fusione delle diverse arti promossa dal movimento della Secessione.

che cosa vediamo?

L’architettura di Hoffmann. All’esterno, l’edificio è sobrio, austero e squadrato. Spiccano l’alta torre con un gruppo scultoreo e le facciate decorate da lastre di marmo profilate di bronzo dorato.

La sala da pranzo. All’interno il palazzo si rivela in tutta la sua bellezza. Nella grande sala da pranzo si trovano un lungo tavolo per i numerosi ospiti della famiglia Stoclet e una credenza nera realizzata in prezioso ebano lucido. Il pavimento, con decorazioni geometriche, è in marmo, mentre le pareti, in cui sono inseriti tre grandi pannelli di Klimt, hanno, nelle parti libere, inserti di cuoio nero intarsiato d’oro e di un’altra essenza di legno pregiato, il palissandro.

I pannelli di Klimt. Per i tre pannelli alle pareti Gustav Klimt sceglie di realizzare dei mosaici di materiali pregiati, con intarsi d’oro e d’argento, pietre dure, smalti e madreperle.

La decorazione presenta al centro l’Albero della vita, una raffigurazione simbolica della natura e della sua vitalità. I rami si dispongono su tutta la superficie, arricciandosi in raffinate forme geometriche in cui si inseriscono figure umane bidimensionali, quasi stilizzate. In una delle pareti lunghe, da un lato incede una figura femminile, vestita con un enorme mantello, simbolo dell’attesa, dall’altro due innamorati si abbracciano e le loro vesti preziose quasi si confondono tra loro.

Alla fine della visita ho imparato che...