Édouard Manet

realismo

l’artista

Édouard Manet

Con i suoi contrasti cromatici e le pennellate piatte rivoluzionò la pittura francese dell’Ottocento

Il pittore parigino Édouard Manet (1832-1883) è un artista difficile da inquadrare in uno stile o in una corrente: fu vicino al Realismo, ma allo stesso tempo fu un maestro per molti artisti della seconda metà del secolo, in particolare per gli impressionisti.

Un quadro che fece scalpore

La colazione sull’erba (21) è uno dei dipinti più emblematici del secondo Ottocento, per ciò che rappresenta, per lo scandalo che provocò e per la tecnica con cui fu eseguito. Nel 1863 la tela viene rifiutata dai giudici del Salon, e Manet decide di esporla al cosiddetto Salon des Refusés (vedi p. 380), dove l’imperatore Napoleone III aveva deciso di raccogliere le opere escluse dalla mostra ufficiale. Anche qui, però, il dipinto provocò critiche sprezzanti e reazioni indignate.

Il pittore rappresenta infatti una normale scena di colazione campestre, ma tra due figure maschili vestite inserisce una donna nuda. I due giovani uomini conversano tra loro e, a rafforzare il realismo della scena, indossano abiti del tempo: quello di destra ha la mano tesa, in un gesto interlocutorio, mentre quello di sinistra ha un’espressione assorta e quasi distratta; la donna, invece, rivolge il suo sguardo verso lo spettatore. In secondo piano, in un boschetto con alberi che guidano lo sguardo dell’osservatore, una seconda donna, che indossa una leggera camicia bianca, si china a sfiorare l’acqua e, per il fatto di essere vestita, attira ancora di più l’attenzione sulla nudità della donna in primo piano.

Manet, per la sua composizione, si ispira a opere rinascimentali della tradizione italiana che aveva potuto studiare al Museo del Louvre, ma, a differenza degli artisti del passato, sceglie di raffigurare personaggi della Parigi dell’Ottocento, trattandoli come suoi contemporanei. In questo modo il nudo, non più riservato solo a figure mitologiche o del passato, diventava scandaloso agli occhi dei contemporanei.

Tutto il dipinto è costruito su forti contrasti, compositivi e cromatici: tra la donna nuda e gli uomini vestiti, tra la luce del fondo e l’ombra in primo piano stesa in larghe pennellate piatte. Nell’angolo sinistro giacciono abbandonati i vestiti della donna e il cestino della colazione; una sorta di natura morta in cui le tinte fredde – il verde delle foglie e l’azzurro dei vestiti – sono esaltati dai colori più caldi: il giallo del pane, del cappello e del cestino; il rosso della frutta.

confronta

Una delle fonti che ispirò Manet per la Colazione sull’erba fu il Concerto campestre di Tiziano: l'opera, in cui appaiono due donne nude e due uomini vestiti, non rappresenta però una scena contemporanea, ma è una raffigurazione ideale della musica, ricca di riferimenti simbolici e filosofici, e per questo non era percepita come scandalosa.

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L’amico scrittore

Nel 1866 lo scrittore francese Émile Zola scrive un articolo in favore di Manet per difenderlo dalle critiche. L’anno successivo lo scritto viene pubblicato come un piccolo opuscolo.

Per ringraziarlo, Manet realizza il Ritratto di Émile Zola (22), in cui raffigura l’amico circondato da oggetti che suggeriscono la sua personalità e il suo mestiere di scrittore (i libri, la penna e il calamaio).

In primo piano sul tavolo c’è il libriccino dalla copertina azzurra in difesa del pittore e, intorno, dipinti e riproduzioni che testimoniano le passioni condivise dai due: una stampa giapponese, che con le sue forme e i suoi colori era fonte di ispirazione per gli artisti francesi più rivoluzionari, e sullo sfondo una riproduzione di Olympia, un altro controverso dipinto di Manet che aveva suscitato critiche tra il pubblico, ma che Zola considerava un capolavoro.

Sempre nel 1863, anche Olympia creò un grande scandalo: nonostante si ispirasse a dipinti veneziani del Cinquecento come La Venere di Urbino (vedi p. 287), qui Manet raffigura una prostituta contemporanea, dallo sguardo provocatorio e sfrontato.

  ricorda
Édouard Manet
  • È considerato il maestro degli impressionisti
  • Si ispira a opere del                                                           italiano ma le ambienta nella sua epoca
  • I suoi dipinti sono caratterizzati da forti contrasti cromatici e pennellate                                                           

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi