Molta dell’arte più interessante dell’Ottocento nasce in Francia, luogo di importanti rivolgimenti politici e sociali: verso la metà del secolo alcuni artisti iniziano a raccontare la realtà, concentrandosi soprattutto sui temi del lavoro e delle ingiustizie sociali, con uno stile nuovo, fedele al dato di realtà. Tra i principali esponenti di quello che non fu un vero e proprio movimento, ma piuttosto un atteggiamento condiviso, ci sono François Millet, Honoré Daumier e Gustave Courbet.
Già i contemporanei chiamano quest’arte Realismo, un nome che ci aiuta a capirne le caratteristiche, anche se gli artisti stessi lo rifiutarono perché riduttivo.