Il Neoclassicismo

Il Neoclassicismo

Nella seconda metà del Settecento l’arte torna a guardare alla perfezione e alla semplicità del mondo classico

L’origine del termine Neoclassicismo

Come molte altre definizioni di epoche artistiche, anche quella di Neoclassicismo nacque, con valore dispregiativo, a un secolo di distanza dal periodo che voleva descrivere: la definizione, infatti, fu introdotta nell’Ottocento e criticava il modo in cui gli artisti della seconda metà del Settecento imitavano l’arte classica, considerato privo di inventiva.

Per gli artisti settecenteschi, però, non si tratta di una semplice ripresa dei modelli antichi, ma di una vera e propria “rinascita”, dopo quella che considerano la lunga decadenza, morale e stilistica, del Barocco: l’imitazione consapevole della classicità è secondo loro l’unica strada per ritrovare la purezza delle forme e una bellezza ideale e perfetta.

La pittura: tra classicità e Rinascimento

Nel nuovo clima di amore per l’antichità, Roma è il luogo mitico in cui il passato si fonde con il presente, un infinito repertorio di luoghi, monumenti, immagini che evocano una grandiosa antichità. Simbolo di quest’epoca è l’affresco eseguito tra il 1760 e il 1761 dal pittore tedesco Anton Raphael Mengs (1728-1779) per la galleria della villa in cui il cardinale Albani conservava la sua preziosa collezione di reperti antichi.

Il pittore raffigura il Parnaso (17), il monte dove il dio Apollo risiedeva insieme alle Muse, divinità della poesia. Il cardinale Albani compare sotto le spoglie del dio, come protettore delle arti, in un paesaggio naturale popolato da figure femminili rappresentate in pose ritmiche simili a quelle di una lenta danza. Tutto è calmo e semplice, senza contrasti cromatici, in una composizione che fonde citazioni di statue antiche e l’arte rinascimentale di Raffaello.

Il bianco dell’architettura

L’architettura neoclassica è caratterizzata dal recupero degli elementi chiave dell’arte classica – colonne, timpani, capitelli, cupole –, insieme all’amore per le forme lineari e nitide. Nei pressi di Ratisbona, in Germania, su una collina sulle sponde del Danubio, sorge il vasto complesso del Walhalla (18), voluto da re Ludovico I di Baviera per celebrare la storia e la cultura della nazione tedesca: secondo la mitologia nordica, infatti, il Walhalla è il luogo dove abitano le anime degli eroi morti in battaglia. L’architetto Leo von Klenze (1784-1864) edifica un tempio periptero, cioè circondato da un colonnato in stile dorico, ispirato al Partenone di Atene e rialzato su un imponente basamento attraversato da ampie scalinate diagonali.

L’arte classica sembra rivivere nella levigatezza del marmo bianco, depurata dei suoi colori originali. Proprio nel Settecento, infatti, si afferma l’idea che le architetture classiche fossero bianche, mentre oggi, grazie alle analisi scientifiche condotte sulle minuscole tracce di colore ancora esistente, sappiamo che non nascevano così: sono stati il passare del tempo e restauri aggressivi a portare via il colore secolo dopo secolo.

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Un nuovo stile per una nuova nazione

Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento lo stile neoclassico conosce un grande successo negli Stati Uniti d’America, che dal 1776 si sono resi indipendenti dal Regno Unito: i principali edifici di governo, come la Casa Bianca o il Campidoglio, o le università più antiche vengono costruiti in una peculiare declinazione di questo stile.

Il modello, infatti, non è solo l’architettura classica, ma anche l’architettura rinascimentale veneta: per esempio, la Rotonda (19), sede della biblioteca dell’università della Virginia, progettata dal presidente americano Thomas Jefferson, si ispira a uno dei più famosi monumenti romani, il Pantheon, ma anche alle ville rinascimentali dell’architetto Palladio (vedi p. 298).

  ricorda
Il Neoclassicismo
  • La pittura neoclassica vuole riproporre la perfezione e la bellezza classiche
  • Gli edifici neoclassici presentano elementi dell’ architettura                                                        (capitelli, colonne e così via)
  • Il Neoclassicismo si diffonde anche negli                                                          

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi