Gian Battista Tiepolo

Rococò

l’artista

Gian Battista Tiepolo

Tiepolo dipinge grandi decorazioni e scene mitologiche dai colori chiari e luminosi

Il Settecento è per Venezia un momento particolare: nonostante stia scivolando verso una lenta decadenza economica e politica (alla fine del secolo sarà conquistata dalle truppe francesi), la città è comunque meta di artisti e viaggiatori da ogni parte d’Europa.

Gian Battista Tiepolo (1696-1770) è il massimo esponente del Rococò e insieme l’ultimo protagonista della pittura monumentale in laguna. Il suo linguaggio è raffinato e spettacolare: ama i contrasti di luce e ombra e predilige, negli anni della maturità, una pittura luminosa e chiara, fatta di colori squillanti.

Da Venezia alla Germania

Grazie alle opere realizzate in laguna e per le ricche residenze sulla terraferma, la fama di Tiepolo si irradia nel resto d’Europa. Insieme al figlio Domenico, tra il 1750 e il 1753 abita e lavora a Würzburg, in Germania, dove decora alcuni ambienti del Palazzo Reale (12). Sul soffitto sopra la scala dipinge una raffigurazione allegorica di Apollo che controlla i pianeti e il mondo: la spettacolare decorazione si dispiega sulla vasta superficie della volta, in un turbinio di nuvole rosate che sembrano annullare lo spazio fisico del soffitto.

Lungo la cornice si dispongono le allegorie dei quattro continenti – di volta in volta ben visibili spostandosi lungo la scala – che sottolineano, con una selva di personaggi, oggetti e animali, le relazioni commerciali che l’Europa intratteneva con il resto del mondo.

Una grande decorazione letteraria

Ritornato in patria, Tiepolo ottiene numerose commissioni per la ricca aristocrazia veneta. Nella villa di Giustino Valmarana, nobile e intellettuale, l’artista dipinge grandi scene ispirate ai capolavori della letteratura: un esempio è il sacrificio di Ifigenia (13), tratto dall’Iliade, l’antico poema epico che racconta le vicende della guerra di Troia.

La scena si svolge sotto un porticato dipinto che sembra dilatare lo spazio reale della stanza; il porticato è stato eseguito da un collaboratore di Tiepolo, Girolamo Mengozzi, autore delle “quadrature”, cioè degli sfondi architettonici. I personaggi antichi vestono costumi del Settecento dai colori vivaci, chiari e dorati, e assente è qualsiasi tono troppo scuro: anche le ombre sono colorate.

  ricorda
Gian Battista Tiepolo
  • Lavora per la nobiltà veneta e internazionale
  • Dipinge scene tratte dal                                                           e dalla letteratura antica
  • La sua pittura è                                                           e luminosa

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi