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ARTE DELLA MESOPOTAMIA

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Arte babilonese

La Porta di Ishtar

Che cosa sappiamo?

La porta, edificata per volere di re Nabucodonosor, sorgeva in corrispondenza di uno degli otto imponenti ingressi di Babilonia, ognuno dedicato a una divinità.

Era intitolata alla dea Ishtar e introduceva alla strada principale della città, la cosiddetta via delle Processioni: la direttrice metteva in comunicazione il magnifico Palazzo delle feste, a nord, con il santuario del dio Marduk, protettore della città.

Che cosa vediamo?

La porta, affiancata da due torri sporgenti, ha un rivestimento di mattoni smaltati blu, fra i quali si inseriscono altri mattoni a rilievo color ocra e bianco, che formano figure di animali, tori e draghi, disposti simmetricamente in maniera alternata. Il medesimo rivestimento azzurro proseguiva nella via delle Processioni, con intarsi raffiguranti leoni accompagnati da rosette.

Leggiamo l’opera

La Porta di Ishtar doveva impressionare chi entrava a Babilonia, preannunciando la magnificenza della città, la più famosa della Mesopotamia.

Gli animali della decorazione si presentano di profilo, mentre camminano verso l’ingresso: sembrano accompagnare chi sta per varcare la porta e percorrere la via della città. Essi simboleggiano gli dèi protettori di Babilonia e della sua terra: il drago-serpente allude a Marduk, dio della creazione; i tori ad Adad, dio della pioggia; i leoni con le rosette a Ishtar, dea dell’amore, della fertilità e dell’energia vitale.

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi