La pittura barocca

Barocco

La pittura barocca

Il Barocco ama l’effetto illusionistico e spettacolare dei soffitti che si aprono sul cielo

Tipiche dell’arte barocca sono le grandi decorazioni realizzate ad affresco. Nel corso del Seicento i soffitti dei palazzi, le volte, le cupole delle chiese si riempiono di immagini altamente scenografiche, che sembrano “sfondare” gli spazi reali degli edifici e in cui la pittura si integra con l’architettura e le decorazioni in stucco scolpite a formare un’unica grande opera che fonde insieme arti differenti.

Non è forse un caso che nell’epoca in cui, grazie a viaggi e scoperte, il mondo conosciuto si allarga, anche lo spazio di volte e soffitti sembri dilatarsi all’infinito, aprendosi in cieli vertiginosi. Sempre presente è il desiderio di stupire l’osservatore, e di confondere, con l’arte, la realtà e la sua rappresentazione.

Un cielo infinito

Tra le tante decorazioni di questo tipo, un vero capolavoro è il Trionfo della Divina Provvidenza (21) nella volta del salone di Palazzo Barberini, sia per l’abilità del suo autore, Pietro da Cortona (Cortona 1596-Roma 1669), sia per il significato teologico e insieme celebrativo della famiglia dei committenti.

Maffeo Barberini diviene papa nel 1623 col nome di Urbano VIII e commissiona al pittore e architetto Pietro da Cortona, così chiamato dal luogo di nascita, la decorazione del salone della sua residenza privata. Il palazzo non serviva soltanto da casa in città per il papa, ma anche come sede di governo dello Stato pontificio.

Secondo il pensiero del papa, la Provvidenza, ossia l’azione costante esercitata da Dio sul mondo, aveva deciso la sua elezione e quindi aveva voluto il trionfo della famiglia Barberini. L’affresco di Pietro da Cortona visualizza questo concetto teo­logico attraverso una grandissima scena centrale e una serie di scene laterali, in cui lo sguardo dello spettatore si perde stupito. Una miriade di personaggi, della storia sacra e del mito, affolla la volta, dove si muove in piena libertà coprendo la cornice dipinta e quasi annullandola. L’architettura fisica della stanza sembra scomparire, per trasformarsi in uno spazio quasi infinito. Non deve stupire che tra i personaggi si trovino figure cristiane e figure del mito: la scelta è importante perché ci permette di capire come mitologia greca e iconografia cristiana si potessero mescolare insieme per celebrare il trionfo della Chiesa.

La Divina Provvidenza è raffigurata come una donna con una veste gialla seduta su un cumulo di nubi, che col braccio indica sopra di sé le figure femminili che reggono i simboli del potere papale: le chiavi e la tiara (il copricapo del papa). Papa Urbano VIII non appare mai direttamente, ma è evocato attraverso la rappresentazione delle api (22), simbolo della famiglia Barberini, le stesse che Bernini dispone attorno alle colonne del Baldacchino di San Pietro (vedi p. 326).

  ricorda
La pittura barocca
  • Sfonda illusionisticamente soffitti e volte di edifici e chiese
  • Si fonde con                                                           e scultura
  • Vuole                                                           l’osservatore

IL SEGNAlibro

Pittura, Musica e teatro

Nel secolo del Barocco gli artisti sperimentano una crescente integrazione fra varie forme di creatività: pittura, musica e teatro diventano così soggetti di numerosi quadri.

Caravaggio e i suoi seguaci dipingono giovani suonatori di liuto, solisti o in concerto. Si raffigurano belle donne con strumenti musicali per rappresentare la Musica stessa; si fanno ritratti delle cantanti famose; anche il soggetto sacro di santa Cecilia, martire romana considerata patrona dei musicisti, è un’occasione per rappresentare strumenti musicali. I pittori di nature morte Evaristo Baschenis e Cristoforo Munari si specializzano addirittura nel rappresentare spartiti e strumenti di bellissima fattura.

E mentre negli spettacoli entrano il canto e la danza, creando un nuovo e moderno tipo di rappresentazione, l’arte acquista una capacità espressiva e un’intensità di sentimento tipicamente teatrali. Scene d’amore, di guerra e d’incantesimi, ispirate ai grandi poemi cavallereschi, occupano la scena della pittura: i loro protagonisti mostrano emozioni e passioni, con i loro volti e con i gesti, come se recitassero.

Le vie dell'arte - volume B
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Dalla preistoria a oggi