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Barocco

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Caravaggio

Cappella Contarelli

1 Vocazione di san Matteo, 1600-1601, olio su tela, 322x340 cm.

Che cosa sappiamo?

A Roma la chiesa di riferimento della comunità francese era la Chiesa di San Luigi: qui si trova la cappella funebre del cardinale Mathieu Cointrel (Contarelli, in italiano) per la quale, a partire dal 1599, Caravaggio lavora prima alle due tele da posizionare sulle pareti laterali, la Vocazione e il Martirio di san Matteo (eseguite tra il 1600 e il 1601), e poi realizza la pala d’altare con San Matteo e l’angelo.

Che cosa vediamo?

Nelle tele Caravaggio illustra i tre momenti fondamentali della vita di san Matteo, discepolo di Gesù ed evangelista, che, prima di essere chiamato da Cristo per seguirlo, riscuoteva le tasse degli Ebrei per conto dei Romani in Palestina.

Nella Vocazione (1) Cristo entra insieme a Pietro nella stanza di un’osteria che, sia per l’ambientazione, sia per i vestiti dei protagonisti, sembra una taverna romana del Seicento. Con un gesto incisivo Cristo indica con la mano l’esattore delle imposte; i presenti reagiscono in modo differente: chi resta concentrato a contare i soldi, chi si volta con uno scatto repentino, chi, come Matteo, indica se stesso pieno di stupore.

Nel Martirio (2) il santo sta per essere ucciso da uno dei carnefici che, seminudo, occupa il centro della scena. Tutti gli altri personaggi intorno sembrano allontanarsi come in un vortice dalla violenza centrale; sulla destra un bambino scappa urlando.

Nel San Matteo e l’angelo (3), l’apostolo, vestito con un ampio mantello rosso, sta scrivendo il Vangelo, ispirato dall’angelo, che gli si avvicina in volo in un turbinio di veli bianchi suggerendogli gli argomenti.

Leggiamo l’opera

Pur nelle differenze tra le tre tele, un elemento unifica i vari soggetti: la luce. Tutti e tre i dipinti, infatti, sono molto scuri, con ambientazioni ridotte all’essenziale: un faro teatrale sembra illuminare i personaggi e farli uscire dalla penombra. Questo modo di far risaltare le figure è evidente soprattutto nella Vocazione, dove l’illuminazione sottolinea il gesto eloquente di Cristo. Qui la luce è allo stesso tempo realistica e simbolica: entra nella scena come se Cristo avesse aperto la porta della stanza, ma, insieme, sottolinea il valore spirituale del suo gesto di invito. In modo analogo la luce investe l’abito bianco di Matteo nel Martirio, suggerendo che le sue sofferenze terrene saranno presto ricompensate in Paradiso.

Anche le vesti dei personaggi contribuiscono a sottolineare il significato dei dipinti: nella Vocazione Matteo e i compagni sono abbigliati come uomini del Seicento (secondo la tradizione, Caravaggio usò per modelli i suoi amici), mentre Cristo ha un abito classico, all’antica. Una volta accettato il messaggio di Cristo, anche Matteo veste in questo modo: nella scena con l’angelo indossa infatti un mantello voluminoso di colore rosso acceso, che contrasta con il buio profondo dello sfondo.

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi