Le vie della storia

Per cominciare

Le vie della storia

La culla delle prime civiltà

Intorno al 4000 a.C., nell’area denominata “mezzaluna fertile”, nascono le prime civiltà, chiamate fluviali perché sorgono lungo il corso dei fiumi: le civiltà mesopotamiche in prossimità del Tigri e dell’Eufrate,
quella egizia lungo il Nilo. Grazie allo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento, e di conseguenza dell’artigianato e del commercio, i villaggi si ingrandiscono e si trasformano in città: grandi centri abitati, stabili e organizzati, dove sorgono edifici con funzioni precise e diversificate, dall’abitazione comune ai palazzi reali, dai templi alla cinta muraria. Dal III millennio in queste regioni si costituiscono regni e grandi imperi fondati su una rigida gerarchia sociale: al vertice è il re, adorato come un dio, che esercita un potere assoluto. Queste civiltà declinano quando entrano a far parte di altri imperi: quello persiano (VI secolo a.C.), quello macedone di Alessandro Magno (IV secolo a.C.), quello romano (I-II secolo d.C.).

La Mesopotamia

“Terra in mezzo ai fiumi”: questo significa Mesopotamia, nome con cui si indica la pianura attraversata dal Tigri e dall’Eufrate, dove per tre millenni si succedono popoli diversi. Vediamo i più importanti.

  • Sumeri (dal 3500 a.C., 1): creano una confederazione di città-stato indipendenti (Uruk è la più antica) e inventano la scrittura cuneiforme, che segna il passaggio dalla preistoria alla storia.
  • Babilonesi (dal 1900 a.C.): prendono nome da Babilonia, città sull’Eufrate che diventa la capitale di vari regni, prima di essere definitivamente conquistata dai Persiani nel 539 a.C.
  • Assiri (1200-612 a.C.): fondano un regno intorno all’alto Tigri, dove sorgono le città di Assur e Ninive; tra il IX e il VII secolo a.C. costituiscono un impero, conquistando la “mezzaluna fertile”, dalla Mesopotamia all'Egitto.

L’antico Egitto

Lo storico greco Erodoto scrive: “L’Egitto è un dono del Nilo”, che con le sue placide inondazioni estive regala il limo, un fango ricco di sostanze nutritive che rende fertile il terreno circostante. Lungo questo immenso fiume nasce la civiltà egizia, che inizia fra il IV e il III millennio con l’unificazione dell’Alto Egitto (da sud fino a Menfi) con il Basso Egitto (a nord fino alla foce del Nilo, 2) e si conclude nel 31 a.C. con la conquista romana. In un succedersi ininterrotto di dinastie di faraoni (i re egizi), la storia egizia si divide in tre periodi principali: l’Antico Regno (2600-2150 a.C.), il Medio Regno (2050-1780 a.C.), il Nuovo Regno (1550-1070 a.C.). Il faraone è un sovrano assoluto, considerato il figlio del dio del Sole, Ra, e l’incarnazione del dio-falco Horus. Il re è assistito da funzionari, sacerdoti, scribi, che conoscono la scrittura geroglifica, basata su segni figurati semplificati che alludono a idee, cose, esseri viventi, azioni. Scendendo lungo i gradini della società egizia troviamo guerrieri, artigiani, mercanti, contadini e, ultimi, gli schiavi.

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La mezzaluna fertile

Nel IV millennio, nelle grandi valli fluviali della “mezzaluna fertile” – un’area geografica tra Asia e Africa così chiamata per la sua particolare configurazione – nascono le prime civiltà: quelle mesopotamiche nella regione tra i fiumi Tigri ed Eufrate (in corrispondenza dell’attuale Iraq) e quella egizia lungo il corso del fiume Nilo (nell’Egitto di oggi).

dalla storia all'arte

Questa “scatoletta” di legno decorata (vedi p. 34) su uno dei lati racconta una battaglia: dal basso verso l’alto, vediamo i carri da guerra, i guerrieri a piedi, il re circondato da uomini armati. Inoltre, sullo stendardo è rappresentata per la prima volta la ruota, invenzione dei Sumeri.

  • Perché il re, in alto al centro, è più grande degli altri personaggi?

Le vie dell’arte

L’arte mesopotamica

I vari popoli che hanno abitato la Mesopotamia, anche se diversi per origine, etnia, cultura e religione, testimoniano una cultura con caratteri che rimangono nel tempo, tanto che si può parlare di un’unica civiltà. Dal momento che in Mesopotamia mancano legname e cave di pietra, per costruire utilizzano i mattoni, fatti con un impasto di argilla, paglia e acqua, che viene poi diviso in stampi ed essiccato al sole. Con questo materiale vengono realizzati edifici di tutti i tipi, dai più semplici ai più imponenti, come palazzi reali e templi. L’arte mesopotamica ha un carattere ufficiale: l’intento è celebrare il sovrano, spesso attraverso il racconto di imprese e vittorie militari, in pitture e soprattutto in rilievi scolpiti su stele (3) – lastre di pietra con incisioni o rilievi a scopo commemorativo – e sulle pareti dei palazzi reali.

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La prima metropoli

Nel VI secolo, con il re Nabucodonosor II, Babilonia diventa la prima megalopoli della storia, con oltre un milione di abitanti. Circondata da una doppia cinta muraria in mattoni, con torri ogni 18 metri, racchiudeva al suo interno palazzi e templi spettacolari. Babilonia era considerata una delle sette meraviglie del mondo antico per i suoi giardini pensili, allestiti su terrazze (vedi p. 33) con piante rigogliose e rare: la città, situata in una regione molto arida, si presentava come un Paradiso terrestre. Cuore della città era il santuario del dio Marduk: un’area sacra dove si elevava l’Etemenanki, una colossale torre alta 92 metri. L'edificio era una ziqqurat (4), l'architettura più importante della civiltà mesopotamica.

L’arte dei faraoni

La cultura e l’arte egizie rimangono pressoché immutate per millenni: fin dall’Antico Regno, infatti, vengono fissati schemi, norme e linguaggi, consolidati in una lunga tradizione, al di fuori del tempo. Imponenti edifici in pietra, sculture e pitture ci trasmettono immagini di una bellezza ideale (5), che esprime simbolicamente il potere del faraone e l’importanza delle divinità. L’arte egizia è legata in particolare al culto dei morti. Gli Egizi credono infatti nella continuazione della vita nell’aldilà e dunque dedicano una particolare cura alla conservazione del corpo del defunto, che viene imbalsamato e deposto in sarcofagi. Costruiscono inoltre grandi necropoli (le “città dei morti”), magnifiche sepolture e templi funerari. Le principali testimonianze della cultura e della vita degli antichi Egizi derivano dalle decorazioni dipinte e scolpite nelle tombe e dai sontuosi corredi rinvenuti in esse (6).

  ricorda
L'arte delle civiltà fluviali

Arte mesopotamica

  • I popoli mesopotamici costruiscono le prime città, con edifici in mattoni d’argilla.
  • Statue e bassorilievi onorano gli dèi e celebrano il re.

Arte egizia

  • L’arte egizia segue schemi e regole immutati per millenni.
  • Edifici, pitture, statue e rilievi sono legati alla celebrazione del faraone e degli dèi e al culto dei morti.

Il tempo

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi