Le vie della storia

Per cominciare

Le vie della storia

La svolta dell’anno Mille

Intorno all’anno Mille, in Europa, si assiste a una generale ripresa: gli storici parlano di una vera e propria “rinascita” che ha, come primo effetto, un aumento della popolazione. Molti fattori contribuiscono a questo cambiamento, che è legato a un generale miglioramento delle condizioni di vita. In particolare, nuove tecniche agricole permettono di avere raccolti migliori; boschi e terreni non coltivati si riducono così progressivamente a favore di campi sempre più produttivi (1).

La crescita della popolazione favorisce la ripresa di scambi e commerci: a cinque secoli dalla caduta dell’Impero romano le città tornano a crescere, grazie anche alla presenza di mercati e luoghi di scambio.

Crociati e pellegrini

La migliore situazione economica permette anche la ripresa di viaggi e spostamenti, per motivi militari, religiosi o commerciali.

Nel 1095 papa Urbano II invita i cristiani a strappare la Terra Santa, cioè i luoghi in cui è vissuto Gesù, dalle mani dei musulmani: inizia così la prima Crociata, a cui seguono, fino al 1291, numerose altre spedizioni armate in Medio Oriente.

Una maggiore sicurezza delle strade porta anche allo sviluppo dei pellegrinaggi, viaggi compiuti dai fedeli per devozione e preghiera verso i luoghi della vita di Cristo e degli apostoli: non solo la Terra Santa, ma anche Roma, dove si trova la tomba dell'apostolo Pietro, e Santiago de Compostela, in Spagna, dove è sepolto l’apostolo Giacomo.

I grandi poteri: Chiesa e Impero

Dal punto di vista politico, tra l’XI e il XII secolo si consolidano in Europa due grandi poteri: la Chiesa e il Sacro Romano Impero. Il Sacro Romano Impero era nato in Europa centrale nella notte di Natale dell’800, quando il papa aveva incoronato imperatore Carlo Magno; anche nei secoli successivi, il papa aveva continuato a rivendicare il diritto di incoronare l’imperatore, sottolineando così la propria supremazia. Questa procedura d’incoronazione, insieme ai criteri con cui erano scelti i vescovi, porta nell’XI secolo alla cosiddetta lotta per le investiture, che oppone per quasi un secolo le due autorità principali dell’Europa. Solo nel 1122 un accordo ufficiale, il concordato di Worms, stabilisce una tregua tra papa e imperatore.

La frammentazione italiana

Tra l'XI e il XII secolo la Penisola italiana resta politicamente frammentata. Al Nord e al Centro si assiste a una grande novità: le città, che ufficialmente dipendono dal Sacro Romano Impero, diventano via via sempre più indipendenti, finché nel 1183, con la pace di Costanza, l’imperatore Federico Barbarossa riconosce ai Comuni italiani il diritto di autogovernarsi.

Una parte dell’Italia centrale rientra nello Stato della Chiesa governato dal papa; al Sud, invece, giungono dalla Francia settentrionale i Normanni, “gli uomini del Nord”, che si impadroniscono dell’intera Italia meridionale, creando il Regno di Sicilia (2).

 LEGGI LA CARTA
L’Italia nell'XI secolo

La carta mostra i territori dominati, più o meno direttamente, dal Sacro Romano Impero. In Italia centrale il papa consolida il suo potere nello Stato della Chiesa, mentre in Meridione il Regno di Sicilia è controllato dagli Altavilla.

dalla storia all'arte

Le Crociate, le spedizioni armate per liberare Gerusalemme e il sepolcro di Cristo dalla dominazione musulmana, si legano ai pellegrinaggi dopo l’anno Mille. La prima Crociata, infatti, nel 1095, fu una sorta di pellegrinaggio armato e i viaggiatori si chiamavano appunto “pellegrini”. Solo in seguito compare l’uso del termine “crociati”, che deriva dalle decorazioni che questi soldati avevano sul petto e sullo scudo.

  • Osserva questo affresco francese: Quale dei due personaggi è sicuramente un soldato crociato? Da che cosa lo capisci? Come è decorato il suo cavallo?

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Le vie dell’arte

Romanico: l’origine del nome

Romanico è il termine con cui si definiscono l’arte e l’architettura del periodo che va dall’anno Mille al XII secolo. Il nome deriva da un aggettivo inglese, romanesque, con cui a partire dall'Ottocento si indicavano le lingue romanze, cioè le lingue parlate nelle varie regioni d'Europa e derivate dal latino. Il termine iniziò a essere usato anche per l’arte, per evidenziare un concetto analogo: come le lingue romanze derivano dal latino, così l’arte romanica deriva da quella romana, con cui ha forti elementi di continuità, soprattutto in architettura.

Uno stile “europeo”

Elemento di continuità con l’arte romana è anche l’internazionalità del Romanico: nonostante le differenze regionali, infatti, questo stile ha caratteristiche simili in tutta Europa. A ciò contribuiscono vari elementi: in particolare, gli uomini e le donne del Medioevo ricominciano a viaggiare, e spesso, insieme ai pellegrini e ai mercanti, si spostano anche gli artisti, favorendo gli scambi e le contaminazioni.

Tra la Spagna, la Francia e l’Italia, in zone anche molto lontane tra loro, esistono influenze reciproche (3-4): il Romanico si presenta come uno dei primi stili davvero “europei”.

Il ruolo della Chiesa

Alla diffusione del Romanico contribuisce anche la centralità assunta dalla Chiesa nella vita e nel paesaggio dell’uomo medievale. Nelle città, sempre più ricche, i Comuni commissionano la costruzione di grandi cattedrali, simbolo del loro crescente potere politico ed economico.

Nelle campagne, invece, si sviluppano i monasteri (5). Il monastero, abitato dai monaci o dalle monache, che hanno scelto di vivere una vita religiosa in comune sotto la guida di un abate o di una badessa, è come una città in miniatura, dove si prega e si lavora. Disseminati per le campagne europee lungo le principali vie di comunicazione, i monasteri diventano importanti centri di cultura, che svolgono una funzione fondamentale per la civiltà occidentale, perché qui si studiava e tramandava il sapere dell’antichità: i monaci copiavano infatti a mano i testi antichi, realizzando preziosi volumi decorati, i manoscritti.

  ricorda
L’arte dell’XI secolo
  • Il termine “Romanico” richiama l’arte romana, con cui il nuovo stile è in forte continuità, soprattutto in architettura.
  • È uno stile comune in tutta Europa, soprattutto per gli edifici religiosi.
  • Nelle città ci sono le cattedrali, nelle campagne i monasteri.

Il tempo

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi