Le vie della storia

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Le vie della storia

Preistoria e Storia

La Storia è il racconto ordinato delle vicende del genere umano, basato sull’attenta indagine delle tracce lasciate dall’uomo. Può trattarsi di testimonianze materiali (oggetti d’uso, manufatti), figurative (fotografie, dipinti, sculture, incisioni 1), orali (solo per i fatti più recenti) e scritte. La scrittura, intesa come traduzione grafica del linguaggio, è un’invenzione cruciale, avvenuta intorno al 3500 a.C. in Mesopotamia, nel Vicino Oriente: questo evento segna, per convenzione, il passaggio dalla Preistoria alla Storia.

Le epoche della Preistoria

Gli ominidi, la grande famiglia a cui appartiene la specie umana, popolano la Terra circa 10 milioni di anni fa. Dai primi ominidi, nel corso di milioni di anni, si sviluppano specie sempre più evolute. L’Homo habilis, comparso circa 2,5 milioni di anni fa, è il primo a costruire rudimentali utensili in pietra, da cui deriva la denominazione di età della pietra: inizia così la Preistoria, suddivisa in tre periodi fondamentali.

  • Paleolitico (“età della pietra antica”), fino al 10 000 a.C.: i nostri antenati, che sono nomadi, costruiscono i primi utensili e imparano a usare il fuoco.
  • Mesolitico (“età della pietra di mezzo”), dal 10 000 all’8000 a.C. circa: l’Homo sapiens (la specie a cui apparteniamo noi) costruisce armi più efficaci per la caccia, impara a pescare e vive in villaggi.
  • Neolitico (“età della pietra nuova”), fino al 3000 a.C.: la pratica dell’agricoltura e la lavorazione dei metalli, insieme all’invenzione della scrittura, segnano una vera e propria “rivoluzione”, che chiude la Preistoria. È iniziata nel frattempo l’età dei metalli, a cominciare dall’età del rame (dal 4000 a.C.), seguita dall’età del bronzo (dal 3000 a.C.) e dall’età del ferro (dal 1300 a.C.).
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I siti preistorici in Europa
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Le testimonianze del Paleolitico si concentrano soprattutto in Francia e in Spagna. I principali complessi megalitici del Neolitico si trovano in Gran Bretagna e in Francia del Nord.

In Italia, il più importante sito di arte rupestre è in Valcamonica, in Lombardia, mentre in Sardegna troviamo una significativa testimonianza della civiltà nuragica.

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dalla storia all'arte

La pittura raffigura una scena narrativa, cioè racconta un evento. Un bisonte colpito da una freccia è a terra ed è stato sventrato. Sembra caduto anche un uomo con la testa di uccello, forse un copricapo da sciamano o da stregone; vicino a lui c’è un bastone con una forma di uccello in cima. Intanto un rinoceronte si sta allontanando.

  • Di che colore è il contorno delle figure? Con quale materiale è stato realizzato?

Le vie dell’arte

Che cos’è l’arte?

Protagonista delle pagine di questo volume è l’“arte”. Sorge dunque spontanea la domanda: “Che cosa è l’arte?”. In senso generale è la capacità dell’uomo di dare forma alla materia, cioè trasformarla in un’“opera” grazie a conoscenze tecniche e alla capacità manuale.

Nella sua evoluzione, col tempo, l’uomo avverte l’esigenza di comunicare: esprimere le emozioni (gioie, paure, speranze) e i sentimenti (amore, odio), raccontare la propria vita e lasciare memoria di sé, dialogare con quelle misteriose forze soprannaturali che sembrano regolare il suo destino. Un’opera d’arte risponde a questi scopi: essa è testimonianza di una cultura. Le prime testimonianze artistiche a noi pervenute sono pitture, incisioni e sculture, mentre non sappiamo come fossero la danza e la musica, che di certo erano praticate.

Dal Paleolitico al Neolitico

L’arte compare nella storia umana nell’ultima fase del Paleolitico e si manifesta in due forme: l’arte rupestre, cioè quella fatta nelle grotte, e l’arte mobile, cioè costituita da oggetti portatili, in particolare statuette.

Il disegno e la pittura nascono sulle pareti delle caverne, dove l’uomo realizza immagini colorate di grandi animali, come mammut, bisonti, cervi e cavalli, osservati da vicino nelle battute di caccia. Forme animali ornano anche alcuni utensili intagliati nell’osso o nell’avorio. Le prime statuette rappresentano figure femminili, usate probabilmente in riti magico-religiosi (2).

Il maggior numero di testimonianze artistiche della civiltà preistorica risale al Neolitico. Con la fondazione di villaggi stabili, si mettono a punto tecniche più complesse che permettono di edificare case in pietra e mattoni al posto di tende smontabili: è l’inizio di una vera e propria architettura.

Fuori dai villaggi vengono sistemate aree destinate alla sepoltura dei morti. Le tombe vengono talvolta segnalate da lastre di pietra levigata a mano, piantate in verticale nel terreno: sono le stele, incise e scolpite in forme umane.

Di grande interesse sono infine i grandi monumenti megalitici (3) (dal greco, significa “grandi pietre”), complessi costituiti da enormi pietre levigate e disposte secondo un ordinamento preciso, come quelli di Carnac in Francia e di Stonehenge in Inghilterra.

  ricorda
L'arte della Preistoria

La Preistoria è la fase che precede l’invenzione della scrittura (avvenuta intorno al 3500 a.C.).


Paleolitico

  • Arte rupestre: incisioni e pitture nelle grotte, soprattutto di animali.
  • Arte mobile: statuette in osso, avorio e pietra, spesso di figure femminili.

Neolitico

  • Stele funerarie: lastre di pietra incise e scolpite, piantate nel terreno a contrassegnare le tombe.
  • Monumenti megalitici: complessi con pietre colossali erette in verticale.

Il tempo

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi