L’arte bizantina

L’arte bizantina

Protagonisti sono i mosaici, che rivestono e fanno risplendere le superfici delle chiese

L’arte bizantina nasce a Bisanzio, che alla fine del IV secolo diventa capitale dell’Impero d’Oriente. L’eredità della cultura antica e il Cristianesimo si fondono in un linguaggio semplice e prezioso al tempo stesso, che si esprime soprattutto nei mosaici.

Da Bisanzio a Ravenna

Fra il V e il VI secolo l’arte bizantina si diffonde nella Penisola italica, specie a Ravenna, Roma, Milano e poi a Venezia e in Sicilia. In particolare Ravenna diventa il più importante centro dell’arte bizantina, in cui si sviluppa un’arte all’avanguardia, raffinata e aristocratica. In questo periodo vengono costruiti numerosi edifici pubblici, soprattutto religiosi.

Le chiese appaiono molto semplici all’esterno, costruite con mattoni a vista e senza decorazioni. Gli interni invece sorprendono per il loro splendore, grazie ai mosaici colorati e dorati, che rivestono pareti e volte riflettendo la luce.

Il prezioso scrigno di Galla Placidia

Il Mausoleo di Galla Placidia (11), figlia dell’imperatore Teodosio I, viene edificato a Ravenna nella prima metà del V secolo. Ha una pianta quasi a croce greca (vedi p. 119), con un braccio leggermente più lungo degli altri; i bracci della croce si incontrano in una sorta di dado centrale sormontato da una cupola semisferica.

L’interno sembra uno scrigno prezioso: i mosaici circondano il visitatore e lo introducono in un’atmosfera sospesa, divina. In una lunetta a mosaico è rappresentato Gesù nei panni del Buon Pastore (12), con l’aureola e una croce dorata in mano. Sorveglia amorevole le sue pecore che lo guardano serene. Le pose sono naturali anche se la composizione è simbolica: le pecore alludono ai fedeli cristiani. La scena è ambientata in un prato verdeggiante sullo sfondo di un cielo azzurro e si sviluppa in profondità: l’opera riprende lo stile naturalistico della pittura romana.

confronta

Confronta il prato del Buon Pastore con quello del mosaico nella Basilica di Sant’Apollinare, compiuto oltre un secolo dopo. Indica e spiega somiglianze e differenze. L’arte bizantina tende a diventare realistica o simbolica?

Il gregge di sant’Apollinare

La Basilica di Sant’Apollinare in Classe sorge fuori Ravenna, nelle vicinanze dell’antico porto di Classe, ora interrato. Dedicata a sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna, la chiesa viene consacrata nel 549.

Entrando nella basilica, l’attenzione del visitatore è attratta subito verso l’abside sul fondo: qui si concentrano i mosaici, intorno all’altare posto su una gradinata.

Il grande mosaico nel catino absidale (13) presenta una gigantesca croce dorata tempestata da pietre preziose, che campeggia in un cerchio dal fondo azzurro e stellato: è Gesù Cristo che appare miracolosamente in veste divina, affiancato dai profeti Mosè ed Elia, fra le nuvole.

In basso, su un prato tre pecore assistono alla visione. In primo piano al centro, sant’Apollinare è sotto la croce, in posizione frontale, mentre allarga le braccia in segno di preghiera. È accompagnato da dodici pecore, che alludono ai dodici apostoli. Pecore, piante, arbusti e fiori hanno forme stilizzate e sono sistemati in file ordinate e simmetriche sul prato verde, senza profondità e piatto (tanto da sembrare in discesa). La composizione non descrive un paesaggio e non racconta una storia: la scena è schematica e simbolica.

  ricorda
L’arte bizantina
  • Nasce a                                                           e dal V secolo si diffonde in Italia, in particolare a                                                          
  • L’arte bizantina si esprime soprattutto con i mosaici colorati e dorati, che rivestono gli interni delle                                                           

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi