Le vie della storia

Per cominciare

Le vie della storia

L’epoca tardoantica

Nel periodo dal III al V secolo d.C., chiamato “tardoantico”, l’Impero romano attraversa una fase di crisi economica e politica, alimentata da divisioni interne e dalla minaccia dei popoli nomadi dell’Europa centro-orientale, i cosiddetti “barbari”. Quando nel 325 Costantino il Grande diviene imperatore unico, la crisi si placa, ma solo temporaneamente.

Il Cristianesimo

A partire dal I secolo nell’Impero si diffonde il Cristianesimo, una nuova religione nata in Palestina, a seguito della predicazione e dell’insegnamento di Gesù e dei suoi apostoli. La nuova religione è professata clandestinamente e i cristiani vengono perseguitati, fino a quando nel 313 Costantino, convertito al Cristianesimo, emana l’Editto di Milano con il quale concede libertà di culto. È un evento cruciale, che cambia la storia, la società e la cultura. Il Cristianesimo trionfa e diventa la religione ufficiale dell’Impero (380). La suprema autorità religiosa della Chiesa cristiana è il papa, detto anche sommo pontefice, e la sua sede è a Roma.

Bisanzio

Mentre le invasioni riprendono sempre più minacciose, nel 395 d.C. l’Impero romano viene diviso fra Oriente e Occidente. Nel 410 i Visigoti comandati da Alarico saccheggiano Roma, che resta con poche migliaia di abitanti. L’Impero d’Occidente cade nel 476, quando l’ultimo imperatore romano, Romolo Augustolo, viene destituito dal generale germanico Odoacre. Si conclude così l’Età antica e ha inizio il Medioevo, per convenzione diviso dall’anno Mille in Alto Medioevo e Basso Medioevo.

L’Impero d’Oriente è detto “bizantino” dal nome dell’antica capitale Bisanzio (oggi Istanbul), che era stata rifondata da Costantino con il nome di Costantinopoli (330 d.C.). Sotto l’imperatore Giustiniano, i Bizantini si riappropriano dei territori italici. Ravenna – già capitale dell’Impero romano d’Occidente (402-476) e poi del regno ostrogoto (493-526, 1) – diventa sede dell’esarca, il governatore dei domini bizantini in Occidente (526-568).

Longobardi e Carolingi

Nel 568 i Longobardi invadono la Penisola italica e conquistano gran parte dei domini bizantini. Dietro l’esempio della regina Teodolinda, i Longobardi si convertono al Cristianesimo.

Nel 774 Carlo Magno, re dei Franchi, appartenente alla dinastia dei Carolingi, si impossessa dell’area centro-settentrionale del regno longobardo. Nella notte di Natale dell’800 Carlo viene incoronato “imperatore dei Romani” da papa Leone III nella Basilica di San Pietro a Roma. Aquisgrana (nella Germania occidentale) è la capitale dell’Impero carolingio. Milano diventa la città più importante dell’Italia carolingia.

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L’Europa tra VII e VIII secolo

I Longobardi occupano gran parte della Penisola italica, frammentando e riducendo i domini bizantini. Capitale del regno longobardo è Pavia, quella bizantina rimane Ravenna. Fra i regni romano-germanici, che si sono formati in Europa dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, si afferma quello dei Franchi (in corrispondenza oggi della Francia e della Germania occidentale).

dalla storia all'arte

In epoca imperiale si diffonde anche a Roma l’uso del sarcofago: una cassa di legno, terracotta o marmo destinata a contenere il corpo di un defunto. Dal III secolo il soggetto ricorrente sul fronte dei sarcofagi romani è la battaglia fra Romani e barbari, che riflette in maniera drammatica la crisi dell’Impero minacciato dalle invasioni dei popoli germanici.

  • Quali sono i vincitori, i Romani o i barbari? Dove è rappresentato il generale che guida l’esercito romano?

Le vie dell’arte

L’arte paleocristiana: la chiesa

Dai primi secoli del Cristianesimo fino al VI secolo si sviluppa l’arte paleocristiana, cioè l’arte dell’era cristiana più antica. Dopo l’Editto di Milano del 313 vengono costruiti nuovi edifici per il culto, in particolare la chiesa in forma di basilica e il battistero (2), ispirati a modelli dell’architettura romana.

La chiesa cristiana è uno spazio ampio e luminoso, concepito per accogliere all’interno i fedeli che assistono al rito celebrato sull’altare. L’ambiente è ornato da immagini religiose simboliche o figurate.

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L’arte bizantina: il mosaico

Fra il VI e il VII secolo l’arte bizantina – che prende il nome dall’antica Bisanzio (3), capitale dell’Impero d’Oriente – si diffonde anche in Occidente. Nella Penisola italica si sviluppa in particolare a Roma (VI-VIII secolo) e a Ravenna (VI-VII secolo). Gli edifici sacri bizantini sono molto semplici all’esterno, mentre all’interno risplendono per i rivestimenti colorati, in particolare grazie ai mosaici, realizzati con piccole tessere di vetro, e agli intarsi di pietre variopinte. Poco diffuse sono invece le pitture murali. L’arte bizantina sviluppa così una rappresentazione colorata e lucente, con composizioni schematiche e figure frontali su sfondi monocromi spesso dorati. Il linguaggio dell’arte bizantina è semplice e idealizzato al tempo stesso e presenta immagini che evocano la dimensione divina e la regalità.

L’arte longobarda: l’oreficeria e il rilievo

I Longobardi, essendo stati popoli nomadi e guerrieri, non sono esperti in opere monumentali, ma sono abilissimi nella produzione di oggetti di oreficeria, di dimensioni ridotte e dunque facilmente trasportabili, realizzati in metalli preziosi come l’oro e decorati con smalti e pietre colorate.

Dalla fine del VI secolo i Longobardi, dopo essersi convertiti al Cristianesimo, realizzano opere che si ispirano alla tradizione ma introducono alcune novità. Nelle chiese, piccole e austere, si inseriscono bassorilievi che presentano composizioni semplici, schiacciate in primo piano: in queste opere linguaggi e simboli della tradizione paleocristiana si associano ai motivi ornamentali e astratti dell’oreficeria.

L’arte carolingia

Tra il IX e il X secolo i Carolingi promuovono la “rinascita” di una cultura capace di conciliare la tradizione classica e quella bizantina. Questa cultura è espressione del programma politico di Carlo Magno, re dei Franchi, che punta a restaurare i fasti dell’Impero ai tempi di Costantino il Grande. Si edificano imponenti architetture che riprendono tecniche, materiali ed elementi ornamentali antichi. Vengono costruiti palazzi, chiese, monasteri e abbazie (4). Nasce un’arte raffinata caratterizzata in particolare da opere di oreficeria, dall’uso di avorio, bronzo e altri materiali pregiati, e dalla produzione di libri miniati.

  ricorda
L’arte dal Paleocristiano all’Alto Medioevo

Arte paleocristiana

  • Vengono costruiti edifici destinati alla celebrazione della religione cristiana, come basiliche e battisteri.

Arte bizantina

  • Si caratterizza per i mosaici variopinti, che rivestono le superfici interne degli edifici sacri.

Arte longobarda

  • Si distingue per la produzione di oggetti in oro decorati con smalti e pietre.

Arte carolingia

  • Concilia la tradizione classica e quella bizantina in architetture imponenti: palazzi, chiese, monasteri.

Il tempo

Le vie dell'arte - volume B
Le vie dell'arte - volume B
Dalla preistoria a oggi