Il graffito

Il graffito Una tecnica antichissima per disegnare forme. Il graffito è una tecnica che consente di creare decorazioni su una qualsiasi superficie, rimuovendone lo strato superiore con una punta. In questo modo la traccia lasciata dallo strumento rende visibile il colore sottostante, generalmente più chiaro, e forma un disegno. Si possono ottenere graffiti su vetro, terracotta, metallo, pietra o marmo. Lo strumento che si utilizza deve essere ben appuntito. Possono servire allo scopo anche un temperino, un chiodo, un pennino. In pratica, nel graffito si tratteggia il disegno con uno strumento acuminato, anziché con gli strumenti più consueti della pittura. Anche sulla tela è possibile realizzare un graffito. In questo caso si parla di grattage (vedi p. 145), la tecnica che consiste nel raschiare via dal supporto, mediante una spatola o un altro strumento, uno strato di colore ancora fresco, lasciando affiorare il sottostante colore di fondo. Il risultato cambia a seconda del supporto usato. IL GRAFFITO DELL ARTISTA Jean Dubuffet (1901-1985), dopo aver steso una tinta scura sulla tela per definire la forma dell edificio, ha raschiato via il colore per definire i dettagli: finestre, portoni, balconi, insegne... Il risultato, apparentemente infantile, dà immediatezza alla composizione ed evidenzia il carattere urbano della scena rappresentata. X 14 Jean Dubuffet, Building Facades, 1946, olio su tela, grattage. Collezione privata. 76 UNIT 2 TECNICHE GRAFICO-PITTORICHE LO S SAI CHE I primi prim graffiti furono tracciati dagli uomini primitivi sulle rocce o sulle pareti delle grotte. In Val Camonica, in provincia di Brescia, c'è una delle più grandi serie di incisioni rupestri preistoriche al mondo.

Le vie dell'arte - volume A
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