Storie. Il passato nel presente - volume 3

L Italia dall apice al declino CAPITOLO 16 sidente della Repubblica, indirizzando un processo di trasformazione della Repubblica italiana verso una forma presidenzialista. Dopo le elezioni del 1987 si affermò l alleanza tra Craxi, Andreotti e Arnaldo Forlani (nuovo segretario della Dc), il cosiddetto CAF [ 4], che cercò di monopolizzare, per rotazione, le più alte cariche pubbliche. Il vero problema era che queste forze di governo erano indisponibili ad adottare misure per riequilibrare la finanza pubblica, misure impopolari perché sarebbero costate rinunce e sacrifici agli elettori e dunque avrebbero comportato una perdita di consenso per i partiti. Una politica estera spregiudicata Tra la fine degli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta si riaccese la Guerra fredda, con l iniziativa militare sovietica in Afghanistan e con la crisi degli euromissili [f cap. 14.5]. Anche in questa nuova situazione internazionale incise nella politica estera italiana la rottura della solidarietà nazionale: tra il 1981 e il 1983 il Partito comunista si pose infatti alla testa della campagna pacifista contro i missili americani destinati a essere installati nella base militare di Comiso (in Sicilia). Fin dagli anni Settanta, dopo la guerra del Kippur (1973) l Italia, su impulso di Aldo Moro, aveva provato la strada di una politica mediorientale più indipendente dagli Stati Uniti: critica verso le politiche israeliane e favorevole alle istanze arabe e palestinesi. La successiva politica mediterranea del governo Craxi era animata a sua volta da un forte richiamo nazionalpatriottico, ma si concretizzava anche nell interesse per le risorse energetiche dei paesi arabi, a costo di una certa ambiguità nei confronti del terrorismo dei gruppi oltranzisti palestinesi. Nell ottobre 1985, il sequestro della nave da crociera italiana Achille Lauro [ 5], effettuato al largo delle coste egiziane da parte di terroristi palestinesi, spinse il governo italiano, favorevole alla trattativa, a sfidare gli Stati Uniti, che erano invece determinati all azione di forza: fu quindi accordato che in cambio dell immunità i sequestratori avrebbero rilasciato la nave. Così avvenne, ma a seguito del tentativo da parte degli Usa di far estradare i sequestratori palestinesi, il governo italiano mostrò una decisa opposizione. Tuttavia, i rapporti di Il Pci contro gli euromissili I rapporti con i paesi arabi e le tensioni con gli Usa [ 5] Il sequestro dell Achille Lauro Nel 1985 quattro terroristi palestinesi riuscirono a sequestrare la nave da crociera italiana Achille Lauro. Dopo il sequestro la nave navigò nel Mediterraneo, mentre il leader del commando, Abu Abbas, portava avanti i negoziati con lo Stato italiano. Grazie alle amicizie dei paesi arabi, l Italia ottenne dall Egitto di far attraccare la nave e liberare gli ostaggi in cambio dell immunità dei sequestratori, che furono imbarcati su un aereo diretto a Tunisi. Una volta scoperto che durante il sequestro era stato ucciso il cittadino statunitense di origini ebraiche, Leon Klinghoffer, gli Usa decisero di dirottare il volo su cui si trovavano i sequestratori; l aereo fu fatto atterrare nella base statunitense di Sigonella (in Sicilia). Il governo italiano a sua volta mostrò la sua fermezza, facendo scortare l aereo a Roma e prendendo in custodia i terroristi evitando loro l espatrio negli Stati Uniti. La nave Achille Lauro viene scortata dalle lance della marina egiziana nel porto di Port Said. 649

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