Christopher R. Browning - Il ruolo di uomini comuni nello

PERCORSI STORIOGRAFICI TESTO 1 Christopher R. Browning Il ruolo di uomini comuni nello sterminio degli ebrei Nonostante l impatto invasivo della propaganda nazista, e l organizzazione gerarchica di Ss e Wehrmacht, i membri delle unità speciali dedite allo sterminio degli ebrei agirono per scelta individuale, e non a causa di ordini superiori. 388 C. R. Browning (n. 1944) Perché la maggior parte dei poliziotti del 101 si trasformarono in assassini, mentre solo una minoranza forse il 10 per cento, e comunque non più del 20 per cento non lo fece? Per spiegare comportamenti simili, le ricerche condotte in passato hanno chiamato in causa numerosi fattori: abbrutimento dovuto alla guerra, razzismo, divisione del lavoro e routine, selezione speciale degli esecutori, carrierismo, obbedienza agli ordini, deferenza verso l autorità, indottrinamento ideologico e conformismo. Tutti questi fattori hanno un loro ruolo, ma nessuno si impone a livello assoluto. [...] Gli ordini ricevuti sono, naturalmente, la spiegazione più comunemente addotta dagli esecutori per giustificare il proprio comportamento. La cultura politica autoritaria della dittatura nazista ferocemente intollerante del dissenso, unita alla necessità di obbedienza agli ordini e alle impietose regole della disciplina, creavano una situazione in cui l individuo non aveva scelta; gli ordini erano ordini, e nessuno in quel clima politico poteva arrischiarsi a disobbedirli: ciò avrebbe comportato la deportazione in campo di concentramento, quando non la morte immediata, magari per tutta la propria famiglia; gli esecutori si erano trovati in una situazione estremamente « coercitiva , e non potevano dunque essere considerati responsabili delle loro azioni. Questo è il ritornello ripetuto instancabilmente dagli imputati nei processi tedeschi del dopoguerra. Ma una tale spiegazione presenta un problema generale: in più di quarantacinque anni di processi, nessun avvocato difensore o imputato ha potuto mai documentare un singolo caso in cui il rifiuto di obbedire all ordine di uccidere un civile inerme sia stato inevitabilmente seguito dalla punizione capitale. La sanzione o il biasimo che talvolta colpivano il disubbidiente non erano comunque mai commisurati alla gravità dei crimini che gli si era ordinato di commettere. Prima di penetrare in territorio sovietico, gli Einsatzgruppen1 furono sottoposti a due mesi di addestramento. Per la loro preparazione si organizzarono tra l altro visite e conferenze di vari luminari delle Ss, che tennero una serie di discorsi sull imminente «guerra di distruzione . Quattro giorni prima dell invasione, gli ufficiali vennero convocati a Berlino per una riunione ristretta con Reinhard Heydrich2 in persona. In breve, non si risparmiarono energie per preparare i futuri esecutori dei massacri. Anche i membri dei battaglioni di polizia che seguirono gli Einsatzgruppen in Russia nell estate del 1941 erano in parte preparati al compito che li attendeva: sapevano dell ordine segreto di esecuzione dei comunisti catturati (il cosiddetto «ordine relativo ai commissari politici ) e del trattamento da riservare alla popolazione. Alcuni comandanti di battaglione cercarono di infervorare le truppe con appositi discorsi, come fecero Daluege e Himmler nel corso delle loro visite. Per contro, gli ufficiali e gli uo- 1 Einsatzgruppen: reparti speciali composti di Ss, soldati 2 Reinhard Heydrich: (1904-42), capo delle Sd (Si- e poliziotti che operavano nelle retrovie del fronte orientale con lo scopo di eliminare gli ebrei. cherheitsdienst, Ufficio di sicurezza), il servizio segreto delle Ss, maggiore responsabile degli apparati di sicurezza del Terzo Reich, dopo Heinrich Himmler.

Storie. Il passato nel presente - volume 3
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