Storie. Il passato nel presente - volume 3

lismo intransigente. Essi dapprima ritirarono la loro delegazione presso il Commissariato del popolo; poi, tra luglio e agosto 1918, scatenarono un ondata di attentati che colpì non pochi esponenti del Partito bolscevico (tra i quali lo stesso Lenin). Iniziò così, da parte dei bolscevichi, una sistematica repressione di ogni possibile opposizione. Intervento antibolscevico delle potenze occidentali PERCORSO PER ORSO VI VISIVO VO I controrivoluzionari russi: i bianchi zaristi 120 L intervento internazionale Nei primi mesi del 1918, a causa dell avanzata delle truppe tedesche e dello scoppio di una guerra civile in Finlandia, per ragioni di sicurezza la capitale fu trasferita da Pietrogrado a Mosca. I maggiori problemi per il governo bolscevico vennero dall intervento delle grandi potenze nel territorio dell ex Impero russo. Gli Stati dell Intesa decisero infatti di passare all azione contro il regime bolscevico, allo scopo di circoscrivere, se non estirpare, la possibilità di un contagio rivoluzionario in Europa occidentale. L intervento internazionale alimentò l idea di una congiura mondiale contro il regime sovietico. In realtà, all inizio (marzo-aprile 1918) le truppe anglo-francesi e americane penetrarono nelle regioni settentrionali della Russia su richiesta dello stesso soviet di Murmansk, per combattere le truppe tedesche. Poi, in estate, nuove forze dell Intesa sbarcarono ad Archangel sk e a Vladivostok [ 7], consolidando la propria presenza, ma perdendo l iniziale appoggio che avevano avuto dalla popolazione locale in chiave antibolscevica. Nell autunno del 1918 i francesi approdarono a Odessa, mentre gli inglesi occuparono Baku e le zone petrolifere del Caucaso. Un anno più tardi, le forze internazionali si ritirarono dal Caucaso e dalla Siberia, nella convinzione che il regime bolscevico fosse prossimo alla caduta; in realtà, l Armata rossa stava dimostrando una capacità di resistenza superiore alle attese. La guerra dei bianchi Un altra e più grave minaccia per il governo rivoluzionario si profilò da parte di un esercito volontario [ 8] composto da soldati e ufficiali ex zaristi, i cosiddetti bianchi , che miravano a combattere il bolscevismo in nome di una visione patriottica e tradizionale della Russia, «una e unita . Mentre le truppe bianche del generale Judenic procedevano dalla Finlandia e dall area baltica verso Pietrogrado, un contingente al comando del generale Denikin avanzava verso nord dalla Crimea, combattendo le forze rivoluzionarie e incitando la popolazione a com- [ 7] Esercito statunitense a Vladivostok Truppe dell esercito americano sfilano per le vie della città dell Estremo Oriente russo per supportare le forze antibolsceviche.

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Storie. Il passato nel presente - volume 3
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